Luca Lippera per www.ilmattino.it
Un sacerdote argentino è stato condannato a 17 anni di carcere per abusi sessuali su due seminaristi commessi in Patagonia, nel sud del Paese sudamericano, tra il 2009 e il 2012. La notizia viene riportata in grande risalto dal quotidiano "Buenos Aires Times" il quale aggiunge che le vittime erano minori.
Il sacerdote, Nicolàs Parma, della Congregazione dei Discepoli di Gesù e di San Giovanni Battista, svolgeva l'ufficio in una parrocchia di Puerto Santa Cruz. Il religioso, ascoltata la sentenza da remoto, ha annunciato attraverso l'avvocato che farà ricorso. Una delle vittime, che studiava da sacerdote, ha raccontato al quotidiano "La Nacion": «Non potevo parlare con nessuno. Non avevo né telefono né soldi e ci era proibito dire cosa stava succedendo all'interno della congregazione».
L'altro seminarista testimone nel processo ha aggiunto: «Io e l'altra vittima siamo i volti visibili di queste accuse, ma sono sicuro che altri sono stati abusati. Abbiamo vissuto orrori. Eravamo prigionieri moralmente, non potevamo pensare, era impossibile andarsene e pensavo al suicidio». Jonatan Alustiza, uno dei giovani seminaristi, ha detto ai giudici di aver rivelato anni dopo gli abusi al capo della Congregazione il quale gli avrebbe suggerito di «perdonare e dimenticare, trattandosi solo di debolezze da parte di un confratello».