1 - RUBY TER E I REGALI ALLE OLGETTINE, I DIFENSORI DI BERLUSCONI IN AULA: “UN PROCESSO ALLA SUA GENEROSITÀ”
Andrea Siravo per www.lastampa.it
Una «conferma al quadrato» che il filone Ruby ter è «un processo alla generosità» di Silvio Berlusconi. Questa la sintesi della difesa del leader di Forza Italia delle due deposizioni rese dalla cantante Cristina Ravot e dalla showgirl Carolina Marconi nel processo milanese per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza sulle presunte “cene eleganti” a Villa San Martino.
Entrambe le testimoni citate dall’avvocato Federico Cecconi «hanno dato la dimostrazione - ha sostenuto il legale - che c’è una platea molto ampia di persone che ha ricevuto dal dottore Berlusconi utilità economiche dirette e indirette in modalità del tutto disinteressate».
E questo per sottolineare ancora una volta come i bonifici e le regalie effettuati dall’ex premier alle cosiddette olgettine non fossero il prezzo del loro silenzio su quanto accadeva alle serate di Arcore.
Una generosità che Berlusconi nei confronti di Ravot, musicista di Sassari che si è esibita, come ha spiegato, in alcune serate a Villa Certosa con Mariano Apicella, ha manifestato con l’acquisto per lei di un appartamento da 170 metri quadrati del valore di 1,7 milioni di euro in un palazzo del ‘700 a Campo dei Fiori a Roma.
«Io rifiutai una casa per un anno intero e mi disse 'sei una delle pochissime persone che mi dice no’, ma alla fine me la comprò», ha racconta in aula Ravot. Un aiuto, a suo dire, per far fronte a difficoltà familiari.
«Lui aveva aiutato tante persone ad acquistare la casa - ha continuato -. Ribadiva che secondo lui la casa è fondamentale, perché da piccolo aveva sofferto, e diceva: 'quando io voglio vedere una persona tranquilla, il gesto che posso fare è aiutarla a comprare una casa, grande o piccola che sia’».
Rispondendo anche alle domande del pm Luca Gaglio, ha raccontato di essere stata presente pure ad «una cena ad Arcore» dove erano presenti «una ventina di ragazze: quella sera loro ballavano e io non ho cantato, quelle serate però non mi piacevano, perché le ragazze erano invidiose tra loro, volevano farsi vedere, ballare e primeggiare e glielo dissi anche al dottore».
Ha detto di aver anche conosciuto Gianpaolo Tarantini, «non mi piaceva per niente, era un individuo losco». Non le piaceva nemmeno «l'atteggiamento delle ragazze, ho più volte espresso la mia perplessità al dottore e questo non gliel'ho mai detto ma quando erano a tavola alcune di loro facevano anche delle "battutine” senza farsi sentire». E ha concluso: «Lui è un “buonone” ma molti stanno lì solo per farsi vedere, primeggiare».
«Io lo vedo come un grande papà per tutti, che c'era sempre», lo ha definito Carolina Marconi, nota soprattutto per una sua partecipazione al Grande Fratello. «Dal 2021 ho affrontato un tumore e mi è servito come lezione, l'ho affrontata col sorriso questa battaglia, la più difficile della mia vita, e questo me l'ha insegnato lui, Berlusconi, è la persone più buona che io abbia mai conosciuto nella mia vita, è così, non è tutto scontato, lui ha un occhio di riguardo su tutto, sempre gentile e ironico».
Un aiuto a lei da Berlusconi è arrivato sotto forma di «avvocati bravi» per la situazione «col mio ex marito da cui ho subito maltrattamenti e violenze, e loro mi hanno accompagnato sempre dal 2010 in poi e ancora dobbiamo concludere, perché non sono divorziata». Il leader di Fi, ha proseguito, "ha fatto qualcosa sempre per me e non e' tutto scontato, Berlusconi non mi ha fatto sentire sola mai, nel 2010 con tutti gli impegni che aveva mi ha chiamato anche per le condoglianze quando è morto mio padre, è una persona buona e mi diceva sempre 'io ho un sorriso per tutto’».
Oggi avrebbero dovuto testimoniare nell'aula bunker alla periferia sud di Milano un'altra decina di testi che per vari impedimenti, invece, non si sono presentati e la difesa di Berlusconi ha rinunciato a tutti, salvo a due persone che vorrebbe sentire nell'udienza del 30 marzo. Il legale Federico Cecconi ha chiesto, poi, di acquisire i verbali di Alberto Zangrillo e Mariastella Gelmini, già sentiti nel processo Ruby anni fa e che oggi non hanno potuto essere presenti. Alla prossima udienza del 2 marzo, invece, saranno sentiti i consulenti tecnici della difesa del leader di FI e il 16 marzo, poi, l'udienza sarà dedicata ai pochi testi delle altre difese.
2 - PROCESSO RUBY TER, LA CANTANTE: “BERLUSCONI MI REGALÒ UNA CASA DA 1 MILIONE E 700MILA EURO”
mariano apicella e silvio berlusconi 1
Silvio Berlusconi «acquistò per me nel 2008 un appartamento a Roma del '700 in piazza Campo de' Fiori da 170 metri quadri» del valore di «1,7 milioni di euro», perché «lui aiutava sempre quelli che stavano attorno a lui a comprare casa, perché secondo lui la casa era la cosa fondamentale, ci diceva, perché quando era piccolo aveva sofferto, aveva avuto dei problemi con la casa, non so bene di che genere, e quindi voleva vedere le persone tranquille».
Lo ha raccontato, convocata come teste dal legale dell'ex premier, l'avvocato Federico Cecconi, Cristina Ravot, cantante di Sassari che si è esibita, come ha spiegato, in alcune serate, «cene molto eleganti», a Villa Certosa con Mariano Apicella.
«La mia foto andò sui giornali come la nuova fidanzata di Berlusconi - ha aggiunto la musicista, che si è anche commossa durante la deposizione - e il mio nome fu impropriamente accostato allo scandalo Ruby, per effetto di questo non ho avuto il rinnovo di un contratto in tv».
L'immobile del '700, poi, «andava mantenuto e aveva spese importanti, e quindi gli dissi che dovevo venderlo, non riuscivo a mantenerlo; quindi lui dal 2011 mi mandò un bonifico mensile da 2500 euro al mese e io ci pagavo le rate dell'Agenzia delle entrate per un accertamento che avevo avuto».
Berlusconi in questi anni «ha pagato per me soldi che poi andavano all'Agenzia delle entrate, per togliere l'ipoteca dalla casa e per 10 anni ha sostenuto le spese legali, versava 20mila euro al mese».
Ora, ha proseguito, «per non chiedere altri aiuti, ho chiesto un finanziamento, so che lui me li darebbe ancora, ma per anni lo ha fatto per questa ingiustizia tributaria che ho subito e tutto è nato quando il mio nome è uscito per il processo Ruby, anche se io non ero coinvolta e l'accanimento è partito da lì». E ancora: «Gli piacevo come bella donna - ha chiarito - un approccio può esserci stato, a lui piace corteggiare un po' tutti, donne e uomini, io gli ho voluto molto bene».
La giovane ha spiegato che anche «prima del 2008» l'ex premier le fece avere due «bonifici per 50mila euro» come «rimborsi spese» per le serate. Berlusconi «mi chiamava sempre, poteva avere piacere a vedere una bella ragazza che cantava, ma poi si preoccupava continuamente e mi disse "voglio fare una cosa per te, vorrei che tu stessi tranquilla”, io rifiutai per un anno intero e lui mi disse “sei l'unica persona a cui sto offrendo qualcosa che mi dice no, una delle poche”».
Poi si convinse a farsi regalare la casa. Il leader di FI, ha aggiunto, «ha sempre chiesto a tutti, a me ma anche ai camerieri, se avevamo bisogno di qualcosa e tutto ciò che mi ha dato e regalato lo ha fatto sempre di sua iniziativa spontanea».
Rispondendo anche alle domande del pm Luca Gaglio, ha raccontato di essere stata presente pure ad «una cena ad Arcore» dove erano presenti «una ventina di ragazze: quella sera loro ballavano e io non ho cantato, quelle serate però non mi piacevano, perché le ragazze erano invidiose tra loro, volevano farsi vedere, ballare e primeggiare e glielo dissi anche al Dottore».
BERLUSCONI TRA RUBY MINETTI PASCALE
Ha detto di aver anche conosciuto Gianpaolo Tarantini, «non mi piaceva per niente, era un individuo losco». Non le piaceva nemmeno «l'atteggiamento delle ragazze, ho più volte espresso la mia perplessità al Dottore e questo non gliel'ho mai detto ma quando erano a tavola alcune di loro facevano anche delle "battutine” senza farsi sentire». E ha concluso: «Lui è un “buonone” ma molti stanno lì solo per farsi vedere, primeggiare».