COME FACEVA UN'EX PROFESSORESSA AD AVERE UN  PATRIMONIO DA 25 MILIONI DI EURO? – MARISA CAVANNA, LA DONNA DI GENOVA CHE NELLE SUE ULTIME VOLONTÀ HA DONATO IN BENEFICENZA TUTTI I SUOI BENI, ERA DI ORIGINI NOBILI: VENIVA DA UNA CASATA DEL PATRIZIATO DI VENEZIA, QUELLA DEI CONTARINI, CHE TRA I VARI RAMI VANTA OTTO DOGI. I 3 MILIONI ALLA BADANTE E L’AFFETTO PER GLI EX ALLIEVI

-

Condividi questo articolo


Alessandro Fulloni per il “Corriere della Sera”

 

MARISA CAVANNA MARISA CAVANNA

Il necrologio e le sue ultime volontà scritte con cura, predisponendo ogni particolare di quel cospicuo regalo - un lascito di circa 25 milioni di euro - a Genova, ai suoi ospedali, agli enti di misericordia, ma anche a Ong e istituti di ricerca. Edmonda Marisa Cavanna, professoressa liceale di Lettere in pensione, si è spenta a 96 anni il 9 dicembre nella sua casa in via Giordano Bruno, nel quartiere Albaro del capoluogo ligure.

 

Qualche giorno prima di andarsene, aveva chiamato un suo amico tra i più vicini, Gino Noceti, dirigente della banca Passadori, per chiedergli un'ultima cortesia: «Carissimo, dopo che non ci sarò più porti per favore alla redazione del Secolo XIX quella busta che vede sullo scrittoio. Contiene l'elenco di tutti quelli che vorrei ringraziare e a cui ho voluto bene».

 

In primis «la lunga schiera degli ex allievi», si leggeva sul necrologio vergato da sé, in calligrafia elegante. Poi «un riconoscente abbraccio a tutte le mie amiche e al personale di casa» e anche - ma salutandoli come «nonna Marisa» - agli «amatissimi Gingi e Zakaria», i figli della sua badante che lei, mai sposata e senza figli, considerava come nipoti.

 

la villa di marisa cavanna la villa di marisa cavanna

Sorprendente, la successiva apertura del testamento, letto lo scorso 18 dicembre: le 13 pagine - ha raccontato l'Ansa - contenevano il minuzioso dettaglio della destinazione della sua eredità: dalla stessa badante - una signora che da quarant' anni si prendeva cura di Marisa «sempre dandole del lei» e che ha ricevuto 3,8 milioni di euro - ad Amnesty International.

 

Gran parte del ricavato della vendita dei gioielli di famiglia e della bella villa in riva al mare, oltre che del «cash» in banca, andrà a due ospedali di Genova. Cinque milioni al Gaslini e una somma analoga è per il Galliera il cui direttore generale Adriano Lagostena parla di «generosità unica». La prof ha però impartito tassative disposizioni: il lascito «non è per la normale amministrazione» ma per «la ricerca e l'acquisto di apparecchiature».

MARISA CAVANNA MARISA CAVANNA

 

E poi altri soldi per onlus sostenute dalla sanità ligure, come il «Fondo malattia renale del bambino» e l'«Associazione neuroblastoma», e per enti ecclesiastici cittadini come la «Provincia religiosa San Benedetto».

 

La signora Cavanna, assai religiosa, aveva sangue blu, veniva da una casata del patriziato di Venezia, quella dei Contarini, che tra i vari rami vanta otto dogi. È alla nipote Mirella che la zia - «augurandole una vita serena» - ha affidato i «documenti della nobile famiglia da cui discendiamo».

 

Non è noto come dalla Serenissima gli avi di Marisa siano approdati ai domini della Superba, «so solo che sua madre, una Contarini, ha sempre vissuto a Genova ed è seppellita a Staglieno» racconta ora il dottor Noceti, esecutore testamentario delle volontà dell'insegnante e che nel 2019 ha ricevuto dal Colle il riconoscimento della «Stella al merito del lavoro». Il bancario parla di «una donna che ora è facile definire straordinaria: ma lei era davvero così. Gli occhi le si illuminavano se per strada incontrava i suoi ex studenti che la salutavano festosi». Il testamento versa pure quattro milioni a varie Ong tra cui Amnesty, Amici senza frontiere e Save the Children.

ospedale gaslini di genova ospedale gaslini di genova

 

Al «Don Orione» di Genova una voce femminile si commuove al telefono al ricordo «di quella generosità sempre mostrata da Marisa finanziando, magari con donazioni da 100 euro, le nostre "Borse del pane" preparate per i più bisognosi».

 

Nelle pagine fitte fitte delle ultime volontà compaiono anche pensieri soltanto apparentemente minori, «come l'affitto che deve essere pagato per sei mesi a tutto il personale di casa» e quella raccomandazione per la sua Gingi, la nipote prediletta, di «un aiuto e un'attenzione speciale». Poi come se fosse secondario, la prof ha concluso così: «Dovesse servire, dono i miei organi».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…