VALENTINA LUPIA per repubblica.it
Virginia Raggi ha revocato l'incarico al disegnatore Mario Improta. Si chiude così la bufera che ha coinvolto una vignetta di Marione, che ritrae l'Unione Europea come il lager di Auschwitz e la Gran Bretagna come un piccolo deportato che fugge. Ieri il caso era stato sollevato dal Pd, stamani era arrivata la risposta dell'Auschwitz Memorial, il profilo ufficiale Twitter del Museo del campo di concentramento che conta 784mila followers sparsi in tutto il mondo.
E poco era intervenuta anche la Comunità ebraica di Roma: "Fare satira utilizzando Auschwitz è un errore pericoloso. Non si può relativizzare la Memoria per fini politici soprattutto quando ci si assume la responsabilità di produrre materiale per gli studenti. Spero che la collaborazione con il Comune termini quanto prima". Scrive su Twitter la presidente Ruth Dureghello
Stamani, @AuschwitzMemorial aveva condiviso il post di Mario Improta, allegandogli un commento in lingua italiana: "'Arbeit macht frei' era un'illusione cinica che le Ss davano ai prigionieri di #Auschwitz. Quelle parole sono diventate una delle icone dell'odio umano. È doloroso per la memoria di Auschwitz e delle sue vittime vedere questo simbolo strumentalizzato e vergognosamente abusato". Centinaia i like e le condivisioni, con impressioni da tutto il mondo. "Mi vergogno per il mio compatriota Improta. Noi italiani non siamo tutti come lui", scrive per esempio R.G.; "Per favore, perdona i nostri politici mediocri", aggiunge A., mentre R.L., speaker in Israele, scrive che è "spaventoso e offensivo, mi auguro che ci si scusi".
C'è anche qualcuno che risponde dall'Inghilterra, come J.G.: "Mi dispiace vedere questo. Non riflette le opinioni della maggioranza nel Regno Unito, anche di coloro che volevano lasciare l'Ue". E ancora, E., in risposta all'Auschwitz Museum: "Per noi italiani è una vergogna sapere che a quest'uomo la sindaca della nostra capitale, @virginiaraggi, ha affidato il compito di promuovere, con le sue vignette (non queste, almeno), la legalità nelle scuole. Chi non rispetta l'olocausto non ha nulla da insegnare ai ragazzi".
Infatti la prima cittadina della Capitale si è servita della matita di Improta per realizzare il fumetto civico del Campidoglio distribuito nelle scuole romane. Le prime critiche, ieri, sono arrivate dal Partito Democratico: "Ecco il miserabile vignettista della sindaca Raggi che si cimenta in una vergognosa e offensiva rappresentazione della Brexit! Per farsi un po' di pubblicità di bassa lega usa l'orrore dell'Olocausto. Offende milioni di vittime della follia nazi-fascista. Una rappresentazione satirica che colpisce per la sua crudeltà ogni democratico e tutti coloro che hanno combattuto contro le mostruosità delle dittature che hanno generato e teorizzato la Shoah".
Ieri la replica di Raggi: "Quella vignetta non ha nulla a che vedere con l'amministrazione ma ci tengo a dire che non rappresenta il mio pensiero e contrasta con la mia sensibilità su temi che mi hanno sempre vista impegnata in prima persona. Bisogna fare molta attenzione quando si toccano tematiche come i campi di sterminio e le persecuzioni naziste". E poche ore dopo lo stesso Marione aveva pensato di aggiustare il tiro sostituendo il lager con una latrina. Poi aveva ripubblicato il post: "Non era corretto paragonare l'Unione Europea ad Auschwitz", ha ammesso. Goffi tentativi che non hanno affatto disinnescato la polemica. Fino alla telefonata della prima cittadina che ha definitivamente 'licenziato' l'illustratore.