È finita con una condanna a un anno e mezzo di carcere con la condizionale la relazione fra un professore di matematica delle scuole medie, di 31 anni, e una sua studentessa di 14 (13 all'epoca dei fatti). Il processo - al quale l'accusa aveva chiesto 5 anni di reclusione - si è svolto a Fontainebleau, a sud di Parigi. Il professore è stato interdetto per tutto il periodo della condanna dall'esercizio della sua professione o dall'entrare in contatto con minorenni.
La relazione fra i due - cominciata l'inverno scorso - è andata avanti fino a qualche settimana fa, poi è arrivata la studentessa ha detto di aver «preso coscienza» di «essere stata manipolata». «Stavo con lui, lo difendevo - ha detto la ragazza - fino a quando non ne ho parlato a mia madre. Mi sono resa conto che era grave, che non potevo più continuare così».
Durante l'udienza, la ragazza non ha resistito al confronto ed è uscita dall'aula. L'uomo ha spiegato che lo scorso febbraio la studentessa, che soffre di depressione e anoressia, si era confidata con lui. Giorno dopo giorno, il professore si è accorto di essersi legato a lei, rendendosi alla fine conto di essersi innamorato: «Quando stavo con lei, era solo la mia ragazza, non una studentessa, né una quattordicenne. Ci amavamo ed eravamo piuttosto felici».