LE CONDIZIONI DI SILVIO BERLUSCONI SI SONO AGGRAVATE REPENTINAMENTE IERI MATTINA: FINO ALLA SERATA DI DOMENICA ERA STABILE E ANCORA VIGILE – IL CAV ERA ARRIVATO ALL’OSPEDALE SAN RAFFAELE PER UN NUOVO RICOVERO VENERDÌ POMERIGGIO, INSIEME A MARTA FASCINA, PERCHÉ ACCUSAVA DA ALCUNI GIORNI MALESSERI, E AVEVA UNO SCOMPENSO NEI VALORI DEI GLOBULI BIANCHI. LA LEUCEMIA DI CUI SOFFRIVA PROVOCA ANCHE DIFFICOLTÀ DEL SANGUE A COAGULARE E…

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MARTA FASCINA SILVIO BERLUSCONI MARTA FASCINA SILVIO BERLUSCONI

Estratto dell’articolo di Alessandra Corica, Rosario Di Raimondo, Zita Dazzi per www.repubblica.it

 

Venerdì pomeriggio, era il 9 giugno, la notizia del nuovo ricovero di Silvio Berlusconi: alle 15,13 l'agenzia Ansa scrive: "Berlusconi all'ospedale San Raffaele", con le stellette che, per i giornali, vogliono dire che una notizia è importante. […]

 

Le sue condizioni sono rimaste […] abbastanza stabili fino a domenica sera, quando era ancora vigile: nella mattinata di lunedì, però, il repentino peggioramento, che ha portato alla morte, avvenuta nel reparto di degenza dove era ricoverato da tre giorni, il Solventi II al primo piano del padiglione Q del San Raffaele di Milano.

 

silvio berlusconi alberto zangrillo silvio berlusconi alberto zangrillo

La leucemia mielomonocitica cronica provoca scompensi nei valori dei globuli bianchi e un cattivo funzionamento delle cellule del sangue, che per esempio fa fatica a coagulare: di qui, l'evento che stamani ha portato alla morte del leader azzurro.

 

[…] Era solo il 19 maggio quando era stato dimesso dopo 45 giorni consecutivi in ospedale, il suo ricovero più lungo, quello che aveva fatto capire quanto la situazione dell'anziano leader fosse più seria di quanto, fino a quel momento, aveva voluto far sapere. E così il male che lo aveva aggredito da alcuni anni, una leucemia mielomonocitica cronica, era diventata di dominio pubblico per una polmonite, conseguenza della leucemia.

 

silvio berlusconi esce dall ospedale san raffaele 2 silvio berlusconi esce dall ospedale san raffaele 2

Berlusconi era arrivato, accompagnato dalla scorta, al San Raffaele venerdì 9 giugno, nel pomeriggio. Con lui, la compagna Marta Fascina che non lo ha lasciato fino alla fine. Da qualche giorno accusava alcuni malesseri e i controlli quotidiani fatti ad Arcore, a Villa San Martino, avevano mostrato uno scompenso nei valori dei globuli bianchi, già schizzati alle stelle in occasione del precedente ricovero di 45 giorni, conclusosi lo scorso 19 maggio. Di qui, la decisione dei professori che lo seguivano, Alberto Zangrillo suo medico personale e primario della Terapia intensiva, e Fabio Ciceri, primario di oncoematologia, di ricoverarlo.

 

silvio berlusconi marta fascina silvio berlusconi marta fascina

L'ex premier era stato sottoposto a una Tac e poi ad altri esami, e aveva continuato ad assumere per via orale la chemioterapia che faceva anche a casa. Poi, il peggioramento nella notte e la morte stamattina, con alcuni dei familiari arrivati in tempo per stargli accanto.

 

C'era stata allerta, quindi, venerdì, perchè nessuno si aspettava un nuovo ricovero così a breve, anche se non nel reparto di terapia intensiva: ma nelle ore successive un bollettino dei suoi medici, Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, aveva spiegato: "Il Presidente Silvio Berlusconi è attualmente ricoverato all'Ospedale San Raffaele per l'esecuzione di accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica".

marta fascina silvio marina berlusconi marta fascina silvio marina berlusconi

 

Programmati, vero, ma di sicuro anticipati […]. La decisione di anticipare i controlli, avevano aggiunto i medici, "risponde a criteri clinici di normale pratica in medicina e non è correlata ad alcuna criticità né allarme". Che fosse una speranza o una realtà in quel momento non si può sapere: certo è che da venerdì la situazione di Berlusconi era tenuta rigidamente sotto controllo, e sabato e domenica i suoi figli e suo fratello Paolo si erano alternati nelle visite a Berlusconi, sempre ricoverato con la sua compagna Marta Fascina accanto.

 

Da subito telefonate rese pubbliche - come con Matteo Salvini, con cui aveva scherzato sul calcio - sembravano voler mostrare una situazione sotto controllo: il ricovero era dovuto a valori del sangue fuori norma rilevati nei controlli quotidiani, e poi c'era stato un malore che aveva fatto decidere per il nuovo trasferimento da villa San Martino al San Raffaele.

LA VISITA DI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI A SILVIO BERLUSCONI - MEME BY EDOARDO BARALDI LA VISITA DI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI A SILVIO BERLUSCONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

Così è ricominciata quella macchina che per 45 giorni era andata avanti: l'attesa dei bollettini, il controllo delle auto che ogni giorno entravano e uscivano per riconoscere i familiari in visita, che mai - a differenza dell'altra volta - si sono fermati per dire qualcosa ai giornalisti. […] E si arriva a ieri mattina: quando l'arrivo ormai consueto dei suoi parenti non solo è iniziato prima, già alle 9, ma anche a brevissima distanza l'uno dall'altro: prima il fratello Paolo e Marina, la figlia primogenita. Poi Eleonora, seconda figlia nata dalle nozze con Veronica Lario, poi uno dopo l'altro Piersilvio e Barbara. Davanti al San Raffele si è radunata una folla di sostenitori, fan, iscritti a Forza Italia, che si mescolano ai giornalisti che, da tutto il mondo, stanno arrivando.

 

 

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