I CONTADINI MARCIANO SU BRUXELLES! - GLI AGRICOLTORI HANNO MESSO A FERRO E FUOCO LA CAPITALE BELGA, DISTRUGGENDO LE STATUE DAVANTI ALLA SEDE DEL PARLAMENTO EUROPEO E PROVANDO AD AVVICINARSI CON I TRATTORI AL PALAZZO DELL'EUOROCAMERA - HANNO APPICCATO IL FUOCO A PLACE LUXEMBOURG USANDO COPERTONI, PAGLIA E LEGNA - QUATTRO MANIFESTANTI SONO STATI FERMATI...

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Estratto dell’articolo di Emanuele Bonini per www.lastampa.it

 

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«Dobbiamo ascoltare di più. Ci sono settori che non abbiamo ascoltato abbastanza». Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, adesso tende orecchio e mano agli agricoltori. Ma è tardi. Gli operatori del settore mettono a fuoco e fuoco Bruxelles, soprattutto il piazzale di fronte la sede di cui Metsola è presidente.

 

Place Luxembourg, su cui si affaccia il Parlamento europeo, è dapprima teatro di un presidio motorizzato, con circa un migliaio di trattori parcheggiati sull’intero slargo e lungo la strada che vi confluisce. Poi la situazione sale di tensione. Vengono dati alle fiamme cumuli di materiale di scarto, tra cui copertoni. Si sprigionano nubi di fumo nero che richiamano i vigili del fuoco e agenti di polizia in più a quelli schierati. Ma gli agricoltori non si fermano qui.

 

 

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Viene vandalizzata la statua che campeggia al centro della piazza. Un monumento eretto nel 1872 in onore e in memoria di John Cockerill, industriale belga-britannico e pioniere dell'industria siderurgica e delle ferrovie in Belgio nel XIX secolo. Un’opera composita, con Cockerill in cima all’alto piedistallo e altre quattro figure nella parte ornamentale inferiore. […] E la polizia ha fermato quattro agricoltori. Nei loro confronti sono partiti i fermi amministrativi.

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Una parte degli agricoltori sostiene che il Green Deal schiaccia allevatori e imprese, per costi di conversione sostenibile troppo onerosi. L’Italia contesta l’obbligo di lasciare incolti i campi in ragione del ripristino della natura. Ma non solo. «Chiediamo che sull’import ci sia un netto stop all’ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano i nostri stessi standard», perché «non possiamo più sopportare questa concorrenza sleale», tuona Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, presente a place Luxembourg.

 

 

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[…] In una Bruxelles blindata la protesta fa più clamore del vertice del Consiglio europeo, che pure trova l’accordo sulla riforma del bilancio comune permettendo il via libera all’assistenza finanziaria da 50 miliardi di euro per l’Ucraina.

 

«La violenza non è mai giustificata, per nessuna ragione al mondo. Le manifestazioni democratiche e pacifiche della grandissima parte degli agricoltori vanno rispettate. Quando c'è violenza invece c'è un problema. Non ci sono giustificazioni alla violenza», ha poi commdentato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

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Le autorità belghe finora hanno disposto quattro fermi amministrativi nel quadro dell'assedio dei trattori a Bruxelles avvenuto nel giorno del Consiglio europeo straordinario. Lo ha indicato il sindaco della capitale belga, Philippe Close, ai microfoni di Rtl. Gli agricoltori giunti in città «sono più del previsto: avevamo stimato 800 trattori, mentre sono 1300 con oltre duemila persone», ha detto Close.

 

 

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«Siamo riusciti a concentrare i trattori nel distretto Ue e allo stesso tempo si è potuto tenere il vertice», ha evidenziato, indicando che la priorità è "il dialogo" ma che «la polizia è pronta se la situazione dovesse degenerare».

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