The former Hollywood movie producer Harvey Weinstein, now in prison after being convicted of sex crimes, sued the U.S. business of Fiat Chrysler Automobiles over a 2019 crash in which he flipped a Jeep Wrangler while trying to avoid a deer https://t.co/v14KKBWutB
— Reuters (@Reuters) June 7, 2022
Dagotraduzione dal Daily Mail
Altri due capi d’accusa per abuso sessuale pendono sulla testa di Harvey Weinstein. Lo hanno reso noto oggi i pubblici ministeri britannici. Le accuse sono state presentate da una donna per fatti avvenuti nell’agosto del 1996 a Londra. La decisione è stata presa dopo aver esaminato le prove raccolte dal Met.
Rosemary Ainslie, capo della divisione crimini speciali del Crown Prosecution Service, ha confermato che Scotland Yard era stata autorizzata ad accusare l'ex produttore cinematografico: «Il CPS ha autorizzato la polizia metropolitana ad accusare Harvey Weinstein di due accuse di aggressione indecente contro una donna nell'agosto 1996».
Da rainews.com
Nel 2019 si ribaltò a bordo della sua Jeep Wrangler mentre cercava di evitare un cervo. Oggi fa causa alla casa produttrice del mezzo, Fiat Chrysler Automobiles (oggi Stellantis). Non è un guidatore qualsiasi ma Harvey Weinstein, produttore cinematografico multimilionario, ora in carcere dopo una condanna per abusi sessuali.
La notizia, riportata dalla Reuters, colpisce anche per l’ammontare della cifra chiesta a titolo di risarcimento danni: 5 milioni di dollari. L’incidente, accaduto nell’agosto di tre anni fa a Bedford, Stato di New York (circa 60 km a nord di Manhattan), lo lasciò «gravemente ferito e paralizzato», con «dolori e sofferenze continue e significative», oltre a quelle che il suo avvocato ha definito «gravi lesioni alla colonna vertebrale e alla schiena».
Harvey Weinstein con un deambulatore al processo
A detta della denuncia presentata presso il tribunale dello Stato di New York, a Manhattan, l’ex produttore cinematografico stava indossando la cintura di sicurezza quando i freni non hanno risposto ai comandi e la Jeep, nel tentativo di rallentare avvicinandosi al cervo, si è ribaltata.
Ad aggravare la situazione, Weinstein ha precisato che FCA gli aveva fornito quel mezzo «irragionevolmente pericoloso» con la richiesta di inserire il prodotto (product placement, ndr) in uno dei suoi film. Stellantis, il nome della casa produttrice che oggi ha preso il posto di FCA, per ora non ha rilasciato dichiarazioni.
Atti della causa di Weinstein alla Fiat Chrysler
Gary Kavulich, legale di Weinstein, ha contestato le indiscrezioni di stampa secondo cui il suo cliente sia effettivamente rimasto illeso nell’incidente, dicendo che l’ex produttore ha riferito alle autorità di essersi ferito al momento del ribaltamento della Jeep. «È sempre dolorante, e questo è sfiancante» ha dichiarato Kavulich, aggiungendo che le trattative con FCA per evitare una causa «sono proseguite per mesi e mesi».
Weinstein, che ha 70 anni, sta scontando una pena detentiva di 23 anni di carcere a partire dal febbraio del 2020, quando una corte di Manhattan lo ha condannato per violenza sessuale e stupro. Giovedì scorso è arrivata la conferma del verdetto in appello.
Il suo caso resta senza dubbio il principale tra quelli promossi dal Movimento femminista #Metoo contro i comportamenti sessuali di uomini in posizioni di potere. Nel frattempo, durante il processo, Weinstein si è sottoposto a un intervento alla schiena nel dicembre 2019: ancora si ricordano le immagini dell’imputato presentatosi in aula con un deambulatore.
Intanto, l’ex produttore è in attesa di giudizio a Los Angeles per altri presunti reati sessuali commessi dal 2004 al 2013. Anche in queste altre occasioni, si è sempre dichiarato non colpevole. Weinstein ha infatti negato qualsiasi incontro sessuale non consensuale riconducibile alla sua condotta.