A CORTO DI SOLDI, HARVEY? - WEINSTEIN HA CITATO IN TRIBUNALE LA FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES (OGGI STELLANTIS) CHIEDENDO 5 MILIONI DI EURO PER UN INCIDENTE DEL 2019 CON LA SUA JEEP WRANGLER - SECONDO LA DENUNCIA, L'EX PRODUTTORE DI HOLLYWOOD SI E' RIBALTATO CON L'AUTO NEL TENTATIVO DI EVITARE UN CERVO PERCHE' I FRENI NON HANNO RISPOSTO AI COMANDI - INTANTO OGGI A LONDRA LA POLIZIA LO HA ACCUSATO DI ALTRI DUE ABUSI SESSUALI. I FATTI RISALGONO AL 1996 E...

-

Condividi questo articolo


Dagotraduzione dal Daily Mail

 

harvey weinstein 6 harvey weinstein 6

Altri due capi d’accusa per abuso sessuale pendono sulla testa di Harvey Weinstein. Lo hanno reso noto oggi i pubblici ministeri britannici. Le accuse sono state presentate da una donna per fatti avvenuti nell’agosto del 1996 a Londra. La decisione è stata presa dopo aver esaminato le prove raccolte dal Met.

 

Rosemary Ainslie, capo della divisione crimini speciali del Crown Prosecution Service, ha confermato che Scotland Yard era stata autorizzata ad accusare l'ex produttore cinematografico: «Il CPS ha autorizzato la polizia metropolitana ad accusare Harvey Weinstein di due accuse di aggressione indecente contro una donna nell'agosto 1996».

 

Da rainews.com

 

Jeep Fiat Chrysler Jeep Fiat Chrysler

Nel 2019 si ribaltò a bordo della sua Jeep Wrangler mentre cercava di evitare un cervo. Oggi fa causa alla casa produttrice del mezzo, Fiat Chrysler Automobiles (oggi Stellantis). Non è un guidatore qualsiasi ma Harvey Weinstein, produttore cinematografico multimilionario, ora in carcere dopo una condanna per abusi sessuali.

 

La notizia, riportata dalla Reuters, colpisce anche per l’ammontare della cifra chiesta a titolo di risarcimento danni: 5 milioni di dollari. L’incidente, accaduto nell’agosto di tre anni fa a Bedford, Stato di New York (circa 60 km a nord di Manhattan), lo lasciò «gravemente ferito e paralizzato», con «dolori e sofferenze continue e significative», oltre a quelle che il suo avvocato ha definito «gravi lesioni alla colonna vertebrale e alla schiena».

 

Harvey Weinstein con un deambulatore al processo Harvey Weinstein con un deambulatore al processo

A detta della denuncia presentata presso il tribunale dello Stato di New York, a Manhattan, l’ex produttore cinematografico stava indossando la cintura di sicurezza quando i freni non hanno risposto ai comandi e la Jeep, nel tentativo di rallentare avvicinandosi al cervo, si è ribaltata.

 

Ad aggravare la situazione, Weinstein ha precisato che FCA gli aveva fornito quel mezzo «irragionevolmente pericoloso» con la richiesta di inserire il prodotto (product placement, ndr) in uno dei suoi film. Stellantis, il nome della casa produttrice che oggi ha preso il posto di FCA, per ora non ha rilasciato dichiarazioni.

 

Atti della causa di Weinstein alla Fiat Chrysler Atti della causa di Weinstein alla Fiat Chrysler

Gary Kavulich, legale di Weinstein, ha contestato le indiscrezioni di stampa secondo cui il suo cliente sia effettivamente rimasto illeso nell’incidente, dicendo che l’ex produttore ha riferito alle autorità di essersi ferito al momento del ribaltamento della Jeep. «È sempre dolorante, e questo è sfiancante» ha dichiarato Kavulich, aggiungendo che le trattative con FCA per evitare una causa «sono proseguite per mesi e mesi».

 

Weinstein, che ha 70 anni, sta scontando una pena detentiva di 23 anni di carcere a partire dal febbraio del 2020, quando una corte di Manhattan lo ha condannato per violenza sessuale e stupro. Giovedì scorso è arrivata la conferma del verdetto in appello.

 

Il suo caso resta senza dubbio il principale tra quelli promossi dal Movimento femminista #Metoo contro i comportamenti sessuali di uomini in posizioni di potere. Nel frattempo, durante il processo, Weinstein si è sottoposto a un intervento alla schiena nel dicembre 2019: ancora si ricordano le immagini dell’imputato presentatosi in aula con un deambulatore.

 

harvey weinstein harvey weinstein

Intanto, l’ex produttore è in attesa di giudizio a Los Angeles per altri presunti reati sessuali commessi dal 2004 al 2013. Anche in queste altre occasioni, si è sempre dichiarato non colpevole. Weinstein ha infatti negato qualsiasi incontro sessuale non consensuale riconducibile alla sua condotta.

 

harvey weinstein 1 harvey weinstein 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGAZZULLISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"