1 - IL PROGETTO SVUOTA CARCERI: DETENUTI NEI PAESI D’ORIGINE
Estratto dell’articolo di Francesco Bechis per “il Messaggero”
GIORGIA MELONI AL CONSIGLIO EUROPEO
Far scontare la pena nei Paesi di origine agli stranieri detenuti in Italia. Stringere accordi bilaterali con gli Stati africani per ridurre il sovraffollamento drammatico delle carceri italiane. È un piano ambizioso e assai impervio quello a cui lavora dietro le quinte il governo. Passa per un asse fra Palazzo Chigi, Farnesina e ministero della Giustizia e punta a risolvere, almeno in parte, una vera emergenza umanitaria del nostro Paese.
I dati parlano da sé: il sovraffollamento è stimato intorno al 128 per cento della capienza.
[…] È da qui, dall'Africa, che viene il grosso della popolazione carceraria straniera. Alcuni Paesi avranno la priorità. Il Marocco: 3.600 cittadini nelle carceri italiane, più del 20 per cento di tutti gli stranieri, secondo i dati del governo di giugno. Poi la Tunisia: 1.818 detenuti, il 10 per cento. Nigeria, Egitto a seguire. C'è un modello a cui si guarda: gli accordi già siglati con Albania e Romania per rinviare in patria i prigionieri.
sovraffollamento delle carceri
L'ultimo, con Bucarest, annunciato da Meloni in persona durante il vertice intergovernativo italo-rumeno ospitato a Roma fra gli stucchi di Villa Phamphilj alla presenza del premier Marcel Ciolacu. Allora la presidente del Consiglio aveva chiarito che si sarebbe trattato di un primo passo.
Un benchmark da seguire, in Ue anzitutto. Ma non solo. «Penso che sia importante la possibilità che i detenuti condannati in via definitiva nei rispettivi Paesi scontino la pena nel Paese di origine». Ecco, è questa la ratio del delicato lavoro diplomatico che il governo seguirà con i partner in Africa.
Un progetto che affiancherà il Piano Mattei, la roadmap di investimenti energetici e nella cooperazione allo sviluppo con cui Meloni spera di rallentare i traffici di esseri umani e l'esodo di migranti verso le coste europee. Dopotutto servono incentivi forti per convincere le controparti a riprendersi nelle patrie galere i detenuti in Italia.
Tradotto: investimenti. Ma anche accordi per concedere permessi di lavoro in Italia a migranti regolari.
[…] Ovviamente non sarà semplice. Le intese con i Paesi comunitari - Romania e Albania - poggiano su un accordo quadro europeo valido per tutti gli Stati membri. Con i partner africani questa cornice non c'è.
sovraffollamento delle carceri
E si pone soprattutto il tema dei diritti umani: la Cedu e la stessa Corte Ue sanzionano intese giudiziarie con Paesi che mettono a rischio l'incolumità e la stessa vita dei detenuti. Per questo dal governo predicano cautela: non ci sarà un solo documento, ma una serie di intese one-to-one, che richiederanno complicatissimi accertamenti giuridici.
[…] In media un detenuto costa allo Stato 141 euro al giorno […]
2 - CELLE PIENE, EMERGENZA SUICIDI E NEI PENITENZIARI ITALIANI IL 30% DI CITTADINI STRANIERI
Estratto dell’articolo di Valentina Errante per “il Messaggero”
Dal sovraffollamento, ai suicidi, fino alla carenza di personale. L'emergenza carceri non trova soluzioni. L'indice attuale dell'affollamento dei penitenziari italiani, al 14 gennaio 2024, è del 127,54%. Sono 60.328 le persone detenute nelle 190 strutture, tredicimila in più rispetto ai 47.300 posti disponibili, con punte di sovraffollamento del 232,10 per cento nella Casa circondariale di San Vittore a Milano, del 204,95% nella a Canton Mombello a Brescia, del 204,44% in quella di Lodi, mentre Foggia si attesta al 195,36 per cento.
sovraffollamento delle carceri
Dati forniti dal Garante per i detenuti del Lazio. E proprio la mancanza di spazi vitali ha già portato per due volte alla condanna dell'Italia da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo. E drammatiche sono anche le cifre relative ai suicidi in cella che, nel 2024, sono già stati 29.
Erano 17.987 i detenuti stranieri presenti nelle carceri italiane al 15 giugno 2023, pari al 31,3% del totale della popolazione detenuta. Ma 15 anni fa raggiungevano invece il 37%. E i numeri diminuiscono anche confrontati alla presenza di stranieri sul territorio: erano l'1,1% quelli in cella, oggi sono 0,3%, quasi quattro volte di meno.
sovraffollamento delle carceri
I reati che portano in carcere gli immigrati, secondo i dati diffusi dal sito "Open migration", alla fine del 2022, il 28,6% dei detenuti stranieri stava scontando una pena inferiore ai tre anni per la quale avrebbe potuto potenzialmente accedere a una misura alternativa al carcere contro il 20,3% dell'analoga percentuale calcolata sull'intera popolazione detenuta.
Il 5,7% stava addirittura scontando una condanna inferiore a un anno (contro il 3,6% calcolato sul totale dei detenuti). Viceversa, se guardiamo a condanne a pene temporanee oltre i dieci anni vediamo che esse riguardano il 23,7% dei detenuti in generale e il 14,5% dei soli detenuti stranieri. L'ergastolo riguarda invece il 4,6% dei detenuti e l'1% dei soli stranieri.
La maggior parte dei detenuti si trova in carcere per reati contro il patrimonio (il 26,1% dei reati ascritti a detenuti stranieri, contro il 23,9% dei reati contestati alla totalità dei detenuti), quelli contro la persona (il 22,2% per gli stranieri e il 18,2% in generale) e le violazioni della normativa sulle droghe (il 17% per gli stranieri e il 14,4% in generale).
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