1 - LE ACCUSE CONTRO CAROLA RACKETE
Da “la Verità”
Resistenza
Rackete è stata arrestata per resistenza o violenza contro nave da guerra.
Rischia fino a 10 anni.
Tentato naufragio
Contestato il tentato naufragio per il rischio di speronamento della motovedetta della Gdf. Pena possibile: fino a 12 anni.
Favoreggiamento
Il capitano della Sea Watch 3 è già indagata da venerdì per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina (fino a 15 anni di reclusione) e rifiuto di obbedienza a nave da guerra (fino a 2 anni).
CAROLA RACKETE E IL PADRE EKKEHART
2 - FINO A 12 ANNI DI CARCERE E L' ESPULSIONE COSA RISCHIA CAROLA E COME PUÒ DIFENDERSI
Davide Lessi per “la Stampa”
Oltre all'accoglienza da stadio a Lampedusa - tra tifoserie che applaudivano e altre che insultavano (con parole qui sopra riportate per onor di cronaca) -, cosa rischia la comandante Carola Rackete? Subirà un processo e sarà condannata?
Altrimenti sarà espulsa con un decreto e «piazzata nel primo aereo per Berlino», come dice il ministro dell' Interno Matteo Salvini? La vicenda giuridica della Sea Watch 3 e dei suoi 40 migranti sbarcati dopo 17 giorni tra navigazione e rada, non è semplice. Il quadro normativo intricato: codice della navigazione, trattati e convenzioni internazionali, decreto di sicurezza bis targato Salvini e testo unico sull' immigrazione.
1 La comandante Carola Rackete è stata arrestata in flagranza. Di cosa è accusata?
La 31enne è entrata nel porto senza autorizzazioni e non ha rispettato l' alt (per tre volte, sostengono i finanzieri). La procura di Agrigento ha disposto i domiciliari accusandola di resistenza e violenza a nave da guerra e tentato naufragio.
2 Perché i pm l'hanno accusata di reati (previsti agli articoli 1100 del codice della navigazione e ai 110 e 428 penale) per cui rischia fino a 12 anni?
Perché avrebbe resisto a una manovra di disturbo di una motovedetta della Finanza e, nelle operazioni di attracco al molo, avrebbe rischiato di "schiacciare" quest' ultima nave contro la banchina, provocando così un naufragio.
3 La motovedetta 808 dei finanzieri è una «nave da guerra»?
L' ex comandante della Guardia Costiera ed ex pentastellato Gregorio De Falco, sostiene che «non ci sono gli estremi» per definirla tale. «Una nave militare - dice il senatore del Gruppo Misto - ha dei segni specifici ed è comandata da un ufficiale di Marina, cosa che non è il personale della Guardia di finanza». La Convenzione dell' Onu sul diritto del mare, firmata a Montego Bay, per nave da guerra intende «una nave che appartenga alle Forze Armate di uno Stato, che porti i segni distintivi esteriori delle navi militari della sua nazionalità e sia posta sotto il comando di un ufficiale di marina al servizio dello Stato e iscritto nell' apposito ruolo degli ufficiali o in documento equipollente, il cui equipaggio sia sottoposto alle regole della disciplina militare». La motovedetta della Finanza sembra rispondere a questa definizione.
4 Cosa succederà adesso alla comandante Carola Rackete?
Domani o al massimo martedì (ovvero entro le 48 ore dalla notifica del provvedimento avvenuta ieri in caserma a Lampedusa), la procura di Agrigento dovrà chiedere al giudice per le indagini preliminari la convalida dell' arresto. Il gip dovrà decidere ha poi altre 48 per fissare l' udienza, che si terrà ad Agrigento, per decidere. Ora Rackete è trattenuta a Lampedusa ma se il gip, oltre a convalidare il fermo, emettesse nei suoi confronti una misura cautelare, difficilmente resterà nell' isola.
5 La comandante potrà essere espulsa come dice Salvini?
Rackete è una cittadina tedesca, quindi comunitaria. Tuttavia, la legge italiana prevede una deroga al diritto di permanenza nel territorio nazionale per motivi di «sicurezza e ordine pubblico».
6 Come potrà difendersi?
Rackete potrà sostenere di aver agito per «stato di necessità», ovvero nel rispetto dell' articolo 54 del codice penale che prevede che non sia punibile chi ha commesso il fatto per esservi costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona.
7 Perché Lampedusa? La Sea Waatch 3 non poteva navigare verso la Tunisia, come suggerito dal vicepremier Di Maio?
No, perché la Tunisia non ha una legislazione completa sulla protezione dei migranti: non è un «porto sicuro». Idem per la Libia. L' Olanda? Non è il «porto sicuro» più vicino.
8 Il decreto di sicurezza bis non aveva fermato le navi Ong?
Le aveva scoraggiate con delle sanzioni amministrative. Rackete dovrà pagare 16 mila euro. Ma per la comandante «il porto sicuro più vicino» era l' Italia. I trattati internazionali sembrano così in conflitto con le leggi nazionali: toccherà ai giudici stabilire chi abbia ragione tra il "Capitano" Salvini e la capitana Carola.