Estratto dell’articolo di Riccardo Arena per “La Stampa”
Palermo, Caivano, Catania: ancora stupri di gruppo con aggressori e vittime giovanissimi. Stavolta è capitato nel pieno centro della seconda città siciliana, quella Catania che si prepara alla festa di Sant’Agata. La vittima ha tredici anni, tre dei presunti autori sono minorenni, gli altri comunque giovanissimi: sette in tutto i ragazzi fermati per la violenza.
La ragazzina era col fidanzato, immobilizzato e costretto ad assistere agli abusi. Gli indagati sono tutti egiziani, cosa che scatena le ire del centrodestra: pronto Matteo Salvini, che invoca la «castrazione chimica», con un tweet su X in cui invita «a non venire a parlarmi di errore o tolleranza». Lo imita l’europarlamentare siciliana della Lega Annalisa Tardino, mentre la premier, Giorgia Meloni, che oggi era proprio a Catania, alla Gigafactory Sun 3, è molto più misurata: «Esprimo la mia solidarietà alla vittima, ai genitori, al fidanzato – dice –. Lo Stato c’è e garantirà che sia fatta giustizia». […]
Una storiaccia, un’altra, l’ennesima, quella avvenuta il 30 gennaio […] i sette fermi, ordinati dalla Procura distrettuale e dalla Procura per i minorenni, sono stati eseguiti ieri, uno dei ragazzini avrebbe anche confessato, è ai domiciliari. Il difensore nominato d’ufficio ha rinunciato all’incarico.
I tre minorenni erano ospiti di una comunità e sono stati individuati proprio grazie al fatto che si trovavano lì. L’aggressione in pieno centro, nella Villa Bellini cara a tutti i catanesi: la tredicenne era con il fidanzato diciassettenne, passeggiavano per la strada, erano insieme nei viali bui del giardino pubblico urbano quando si sono avvicinati i sette ragazzi stranieri. Erano circa le 19.30, è iniziato un vero accerchiamento, la ragazzina, terrorizzata, è stata molestata e toccata nelle parti intime. Inutili i tentativi di allontanarsi, la coppia è stata trascinata dal branco nei bagni pubblici, impossibile fuggire.
[…] quattro aggressori hanno tenuto fermo il fidanzatino della vittima, costretto dunque ad assistere alla violenza, commessa dagli altri due. Poi sono fuggiti.
Dolorante e disperata, la tredicenne è riuscita a scappare col suo ragazzo e ha raggiunto la centrale e affollata via Etnea, la strada più importante di Catania, per chiedere aiuto. I passanti le hanno prestato soccorso e hanno chiamato un’ambulanza che l’ha portata al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cannizzaro: i medici hanno confermato la violenza.
I carabinieri sono andati subito alla Villa Bellini, hanno sentito testimoni e cercato immagini degli impianti di videosorveglianza all’esterno del parco. Gli abiti della vittima sono stati sequestrati, sono stati prelevati i campioni biologici, analizzati dalla sezione Investigazioni scientifiche dell’Arma e in meno di 48 ore i militari sono riusciti a individuare i responsabili […]