Massimo Finzi per Dagospia
“Illusione, dolce chimera sei tu che fai sognare….” sono queste le parole della famosa canzone Signora Illusione composta da Aurelio Fierro e che potrebbero rappresentare il commento alla medicina omeopatica.
Esattamente un anno fa avevo scritto sulla inefficacia di tale medicina , oggi ufficialmente la Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri boccia senza appello la medicina omeopatica: “Allo stato attuale non ci sono prove scientifiche né plausibilità biologica che dimostrino la fondatezza delle teorie omeopatiche secondo i canoni classici della ricerca scientifica…Diversi studi condotti con una metodologia rigorosa hanno evidenziato che nessuna patologia ottiene miglioramenti o guarigioni grazie ai rimedi omeopatici. Nella migliore delle ipotesi gli effetti sono simili a quelli che si ottengono con un placebo”.
Le sostanze impiegate in medicina omeopatica sono sottoposte a successive diluizioni: 1 a 10 (DH) oppure 1 a 100 (CH). Ad esempio 7CH vuol dire che la sostanza base ha subito 7 successive diluizioni ciascuna in rapporto di una parte su 100. Dalla dodicesima diluizione centesimale non è più possibile dimostrare la presenza di una singola molecola della sostanza base.
Il Comitato Nazionale di Bioetica ritiene che l’attuale dicitura “farmaco omeopatico senza indicazioni terapeutiche approvate” non sia sufficiente ai fini di una corretta informazione, sicuramente risulta più chiara l’etichetta resa obbligatoria negli USA:” non ci sono prove di efficacia”.
Si stima che utilizzino rimedi omeopatici circa 9 milioni di italiani, a questi vanno sommati coloro che si rivolgono a santoni, guaritori, maghi e chiromanti. Sul Palazzo della Civiltà Italiana o del Lavoro (Colosseo quadrato o Grovierone per i romani) è incisa una epigrafe “ Un popolo di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori” , bisognerebbe aggiungere un’altra voce: “di creduloni”