1. COSTA, VIA LE MASCHERINE DAL PRIMO MAGGIO CON ECCEZIONI
Da Ansa
"Sono convinto che passare da un obbligo di mascherina al chiuso a una raccomandazione possa essere la scelta giusta, magari mantenendole in alcuni luoghi come i mezzi di trasporto. Ma oggi credo ci siano le condizioni per procedere con il togliere l'obbligo di mascherine al chiuso".
Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Rainews24 riferendosi alla scadenza del prossimo primo maggio. "Il decreto in vigore di fatto gia' toglie l'obbligo di mascherine al chiuso per tutti. Si tratta ora di valutare se mantenerle in alcuni contesti particolari, dove c'e' una concentrazione maggiore di persone", ha aggiunto Costa.
2. VIA LE MASCHERINE AL CHIUSO, GALLI: “SCELTA POPULISTA, CHIEDETE A DRAGHI CHE SI È BECCATO IL COVID”. BASSETTI: “SONO FUORI DAL TEMPO E DALLA SCIENZA”
MARIO DRAGHI CON LA MASCHERINA
Continua in Italia il processo di allentamento delle restrizioni anti Covid. Dal’1 maggio sparirà anche l’obbligo di Green Pass (tranne che negli ospedali e nelle Rsa) e uno dei temi più caldi è legato all’uso della mascherine al chiuso. È giusto toglierle o bisognerebbe lasciarle? . Il punto di vista del virologo ed ex direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano Massimo Galli è tranchant: «Chiediamolo al presidente del Consiglio se è giusto togliere l'obbligo della mascherina al chiuso, visto che si è beccato il Covid» dice.
Poi specifica: «Il concetto è che il dispositivo di protezione è uno strumento individuale prezioso che, seppure non ci protegge al 100% dall'infezione, comunque ci protegge parecchio.
Ora pensare di togliere questa misura mi sembra più che una battaglia di libertà, una scelta miope e populista. Immaginare, con questa situazione epidemiologica, che toglierla possa essere un successo e un segno di normalità non mi pare sensato. La normalità ci sarà quando la pandemia si sarà spenta e non mi pare».
Ma sulla questione dell'obbligo delle mascherine al chiuso, una misura che dovrebbe essere discussa nella Cabina di regina del Governo per valutarne l'eliminazione dal primo maggio, si sono espressi anche altri esperti. Un altro è Matteo Bassetti che, però, ha una visione diametralmente opposta a quella di Galli. «La mascherina deve passare da essere un obbligo ad essere un presidio utilizzato in modo appropriato quando però serve. Altrimenti è una misura oggi fuori dal tempo e dalla scienza.
Il compito del ministero della Salute non è obbligare le persone ad usare il dispositivo di protezione al chiuso ma ad usarlo nel modo migliore. Questo dovrebbe essere l'obiettivo di un ministero della Salute moderno e che sta dalla parte dei cittadini» dice Bassetti. Il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, intervenendo sulla questione poi aggiunge: «Dispiace - osserva Bassetti - che il ministro Speranza ascolti solo alcuni esperti che gli dicono di fare come lui vuole».
E ancora: «Continuare con la politica degli obblighi nel 2022, di fronte ad una situazione diversa rispetto al 2020 e al 2021, vuol dire avere una logica anacronistica più vicina a sistemi totalitari che alle democrazie europee - aggiunge - Da oggi Biden ha tolto in Usa gli obblighi e tanti paesi europei l'hanno fatto. Noi in Italia siamo gli ultimi, c'è troppa ideologia e politica che non giova a nessuno». Secondo l'infettivologo: «Non è che si tratta di dire che da domani si leva la mascherina ma che si leva l'obbligo mantenendo l’uso per alcuni situazioni e soggetti. Questo è quello che fa un Paese moderno».
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