ECCO L'ARTE "IMPEGNATA" - IL DESIGNER CINESE AI WEIWEI CHIUDE IN ANTICIPO LA SUA MOSTRA IN DANIMARCA IN PROTESTA CONTRO LA DECISIONE DEL GOVERNO DI COPENHAGEN DI CONFISCARE I BENI DEGLI IMMIGRANTI CHE CHIEDONO ASILO NEL PAESE

Non solo: Ai ha scelto anche di ritirare le sue opere esposte al museo Aros di Copenaghen - Una decisione che ha sorpreso il suo direttore: “Nutro grande rispetto per le critiche di Ai nei confronti delle politiche migratorie danesi, ma allo stesso tempo è «irragionevole che l’intera popolazione sia punita per le decisioni del governo”… -

Condividi questo articolo


Paolo Salom per il “Corriere della Sera”

 

AI WEIWEI AI WEIWEI

Da settimane l’artista dissidente cinese Ai Weiwei — in Europa al seguito delle sue opere — ha messo da parte le priorità mondane per assistere i migranti che continuano ad attraversare le fredde acque del Mediterraneo.

 

Ai Weiwei ha preso talmente a cuore la sorte dei disgraziati in fuga dalla guerra da decidere di chiudere in anticipo la sua personale in Danimarca, in protesta contro la decisione del governo di Copenaghen di confiscare i beni degli immigrati che chiedono asilo nel Paese.

 

ai weiwei ai weiwei

«Ai Weiwei — si legge sugli account Instagram e Facebook dell’artista — ha deciso di chiudere la sua esibizione “Ruptures” presso la Faurschou Foundation Copenaghen in Danimarca. Questa decisione segue l’approvazione da parte del Parlamento danese della legge che prevede la confisca dei beni ai migranti e tempi più lunghi per i ricongiungimenti familiari».

 

Non solo: Ai ha scelto anche di ritirare le sue opere esposte al museo Aros di Copenaghen. Una decisione che ha sorpreso il suo direttore. Nutro «grande rispetto» per le critiche di Ai nei confronti delle politiche migratorie danesi, ma allo stesso tempo è «irragionevole che l’intera popolazione sia punita per le decisioni del governo», ha detto Erlend Hoeyersten. Ma Ai Weiwei non è dello stesso avviso .

 

 

AI WEIWEI AI WEIWEI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…