Leonardo Martinelli per “la Stampa”
Ricordano altre immagini, che ritraevano i prigionieri di Guantanamo: negli Usa non avevano scandalizzato nessuno. Ma in Francia, invece, hanno provocato un vero putiferio quelle trasmesse dal canale i-Télé, con il marocchino Ayoub El-Khazzani, all' origine dell' assalto sul Thalys, il treno ad alta velocità Amsterdam-Parigi, che si incammina scortato verso il Palazzo di giustizia di Parigi: scalzo, indosso un pigiama, le manette ai polsi (ma in questo caso l' immagine è sfocata) e gli occhi bendati. Ieri anche la rivista Paris-Match si è allineata: nelle foto, stavolta, le manette appaiono nitide. E lui ha il torso nudo: i poliziotti l' hanno appena preso in consegna.
IL DIVIETO
La polemica è doppia. Innanzitutto in Francia, sulla base dell' articolo 35 ter di una legge del lontano 29 luglio 1881, è proibito pubblicare ritratti di persone ammanettate «senza che esista l' accordo dell' interessato e prima che sia stata pronunciata una condanna definitiva». El-Khazzani potrebbe fare ricorso.
E sarebbe praticamente sicuro di vincere. Ma soprattutto quei fotogrammi di i-Télé, ripresi da alcuni media, hanno spinto Mani Ayadi, avvocato difensore del marocchino, a denunciare il trattamento riservato al suo assistito: «Qualunque siano la natura e la gravità dei fatti per i quali una persona è accusata - ha dichiarato -, il nostro stato di diritto non può accettare che questo individuo sia trattato in una maniera così degradante e inumana».
Si è chiesto perché non indossasse neanche un paio di scarpe, anche se la procura della repubblica parigina ha segnalato di aver proposto delle calzature al presunto terrorista. Ma lui avrebbe rifiutato. Intanto continuano le indagini sul conto di El-Khazzani.
Un lupo solitario? Il solito figlio di immigrati frustrato che si è montato la testa da solo su Internet? A questa versione dei fatti la giustizia francese crede sempre di meno. E il ministro degli interni Bernard Cazeneuve ha ammesso che «sventiamo attentati quotidianamente e ogni volta riscontriamo che ci sono legami con l' Isis».
D' altra parte, è stato accertato che nel 2014 l'uomo ha viaggiato in Siria. E poi è molto improbabile che abbia fatto tutto da solo per prepararsi a quell' attentato sul treno, sventato solo grazie alla fortuita presenza a bordo di due soldati americani in vacanza, che hanno saputo reagire con coraggio ed efficienza. Ma non si potrà contare sempre sulla fortuna.
Ayoub El Khazzani Ayoub El Khazzani
Per questo Cazeneuve ha invitato a Parigi sabato prossimo i colleghi dei paesi limitrofi, con i quali la Francia condivide linee ferroviarie (anche l' Italia e poi la Germania, il Regno Unito, la Spagna, il Belgio, il Lussemburgo, i Paesi Bassi e la Svizzera). Il ministro francese vuole presentare loro «proposte concrete». Una di queste potrebbe essere l'introduzione di portici di controllo, con metal detector, dove far passare obbligatoriamente i passeggeri dei tragitti internazionali. Stazioni, insomma, come gli aeroporti.