Estratto dell'articolo di Flaminia Savelli per “il Messaggero”
«I nostri figli stanno pagando questioni familiari che non dovrebbero neanche conoscere.
Non c'è nessuno sfratto ma una ripicca tra coniugi. È ridicolo». È il coro di voci dei genitori dei 600 bimbi della scuola "Totti soccer school" alla Longarina che da lunedì sono rimasti fuori dai campi di calcio.
Neanche il sollecito dei carabinieri, chiamati sul posto dalla famiglia Totti che ha poi proceduto con una denuncia a carico della famiglia Blasi, ha fatto riaprire i campetti di calcio. E nella separazione tra l'ex capitano giallorosso Francesco Totti e la conduttrice Ilary Blasi, sono finiti anche i piccoli iscritti alla scuola di via della Longarina a Roma sud.
Con i lucchetti ai cancelli, e un messaggio in chat in cui si spiegava che: «in maniera totalmente arbitraria» e «in assenza di un provvedimento dell'Autorità giudiziaria» è stato chiuso ed impedito l'accesso ai campi e agli spogliatoi da parte del gestore dell'impianto. Ancora ieri, i piccoli calciatori sono rimasti fuori dai campi: «Abbiamo ricevuto un ulteriore messaggio, la situazione non è stata risolta.
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COMUNICAZIONE CHIUSURA CENTRO SPORTIVO LONGARINA
Dunque un nuovo capitolo della saga "The War of the Roses", la Guerra dei Roses alla romana. Come nella fortunata pellicola del 1989 diretta da Danny De Vito in cui due coniugi dopo un grande amore non risparmiano colpi bassi e ripicche. Così dopo i Rolex del capitano spariti e le costose borse di Ilary nascoste, ora tocca al centro sportivo. Negli anni felici della coppia l'ex numero 10 aveva dato l'impianto in gestione alla sorella di Ilary Blasi, Silvia.
Ma con la separazione in corso, il giudice ha disposto che la proprietà torni nei beni del campione e per il prossimo 30 giugno è atteso l'ufficiale giudiziario. La società dei Blasi dovrà dunque restituire le chiavi e quindi saldare i debiti maturati durante la pandemia (e prima della separazione).
«Non abbiamo spiegazioni ufficiali ma ci sembra piuttosto una ripicca della sorella di Ilary - dice Roberto, il papà di un baby calciatore - mettere i lucchetti oggi significa impedire non solo le partite di calcio dei piccoli ma anche tutte le manifestazioni sportive organizzate per le prossime settimane». Tra queste quelle in memoria del papà di Francesco Totti e il torneo dei giocatori con disabilità che oggi alle 17,30 protesteranno davanti ai cancelli, serrati, dei campi sportivi.
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