EMMANUEL MACRON THIERRY BRETON
(ANSA) - Il provvedimento adottato dal governo italiano "stabilisce i viaggiatori debbano essere in possesso di un tampone negativo, ma anche del Certificato Covid Ue. Che resterà comunque lo strumento principale. In ogni caso si tratta di una decisione che spetta agli Stati membri".
Non c'è il timore che con queste restrizioni si metta a rischio il funzionamento del mercato interno "perché continuerà comunque a esserci la circolazione dei cittadini e dei turisti tra i Paesi Ue. Pubblicheremo una nuova raccomandazione e monitoreremo con attenzione la sua applicazione".
thierry breton mostra in tv il passaporto vaccinale
Lo dice in un'intervista a La Stampa Thierry Breton, il commissario Ue al mercato interno e fra gli ideatori del Certificato Covid europeo. Per salvaguardare il certificato verde "bisogna essere pronti ad "adattarlo in base all'evoluzione della pandemia" sottolinea.
"Ora fisseremo una validità massima di nove mesi e introdurremo le modifiche necessarie per riconoscere la dose booster, che durerà ulteriori nove mesi fino a quando non avremo maggiore chiarezza sulla situazione. Se nel frattempo uno Stato vuole prendere misure, può farlo. Anche se è chiaro che più siamo coordinati e meglio è".
emmanuel macron mario draghi trattato del quirinale 3
L'Unione Europea è pronta e preparata ad "affrontare due pandemie che viaggiano in parallelo", quelle della variante Delta e di Omicron, sulla quale avremo maggiori informazioni nel giro di una settimana per fare chiarezza sulla sua diffusione e sulla sua pericolosità".
Per Breton "riusciremo a consegnare dosi a sufficienza per tutti" e "abbiamo discusso con Pfizer e ora con Moderna per anticipare al primo trimestre 2022 le consegne previste nel secondo e nel terzo".
L'Europa è il "primo continente per quanto riguarda il numero di cittadini vaccinati, ma ci sono ancora Paesi con tassi di vaccinazione troppo bassi", come Bulgaria, Romania, Slovacchia. Inoltre "stiamo facendo il possibile per sostenere i britannici, visto che si trovano in una situazione molto difficile. Sono pesantemente dipendenti dall'Europa per quanto riguarda i vaccini, il 70% di quelli usati da loro viene realizzato qui".
giancarlo giorgetti thierry breton