why aren’t we talking about this?! #FarmersProtest https://t.co/obmIlXhK9S
— Rihanna (@rihanna) February 2, 2021
Carlo Pizzati per "la Stampa"
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È scoppiata una battaglia fra le star attorno al lungo sciopero degli agricoltori indiani contro tre leggi di riforma neoliberista al settore agrario. Un semplice e conciso tweet della cantante Rihanna ha dato una scossa al mondo dei social ponendo al Twitter-universo una semplice e condivisibile domanda: «Perché non stiamo parlando di questo?» Sotto, un link al video della Cnn sulla sospensione dei collegamenti Internet nelle tre zone dove da 70 giorni sono accampati gli agricoltori in sciopero alle porte di New Delhi.
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Da ieri, i manifestanti sono circondati da nuove strutture per bloccare il loro accesso alla capitale, barriere che ricordano più un castello medievale che non la capitale della più popolosa democrazia al mondo: picche d' acciaio acuminate cementate alla strada, lunghe file di blocca traffico di cemento incatenati e grandi rotoli di filo spinato in stile campo di concentramento.
Il tweet di Rihanna, che ha 101 milioni di followers, al quarto posto nel mondo dopo Obama, Justin Bieber e Katy Perry, ha raccolto in poche ore più di mezzo milione di like, 250 mila retweet e 90 mila commenti.
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Poi è arrivata anche l' opinione di Greta Thunberg, giovanissima leader della militanza ecologista globale, che ha twittato lo stesso link esortando i followers a esprimersi: «Siamo solidali con la protesta degli agricoltori in India».
Meena Harris, giovane stella nascente dell' era Biden in America e nipote della vicepresidente Kamala Harris, ha aggiunto il suo tweet: «Dovremmo TUTTI essere stravolti di rabbia dalla sospensione di Internet e la violenza dei paramilitari contro la protesta dei contadini».
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Quest' impetuosa difesa proveniente dall' estero non è piaciuta per niente al Ministero degli Esteri indiano che ha rilasciato un comunicato molto stizzito contro «la tentazione di commenti o hashtag sensazionalistici nei social media, specialmente quando vengono fatti da celebrità e da altri, che non sono né accurati né responsabili». In tutta risposta, il Ministero ha lanciato l' hashtag «l' India contro la propaganda».
La sospensione dei collegamenti Internet, pratica applicata spesso in India durante le manifestazioni che diventano pericolose, è stata adottata unicamente «per mantenere l' ordine pubblico», ha dichiarato il governo di Delhi. Ma non si può negare che serva anche a impedire che si diffondano immagini di quel che accade nelle zone oscurate, come è successo ad esempio nel Kashmir.
Il tweet di Rihanna ha risvegliato il sostegno di una parte del mondo delle celebrità di Bollywood, che, dopo gli scontri di martedì 26 gennaio, quando l' enorme manifestazione degli agricoltori si è addentrata fino al Forte Rosso nel centro di Delhi con episodi di violenza, aveva iniziato a prendere le distanze dal movimento degli agricoltori. Ora invece sembra che il mondo delle celebrità indiane si stia spaccando. Da un lato, attori come il sikh del Punjab Diljit Dosanjh e le attrici Mia Khalifa e Shibani Dandekar, che si sono schierati subito con la cantante americana e con la causa dei contadini.
Altri invece si sono scatenati contro queste critiche. Buffo che lo stesso Akshay Kumar, una delle star più famose di Bollywood, abbia espresso il suo parere. Difatti, Kumar è cittadino canadese e quindi farebbe parte anche lui di quella schiera di stranieri che per il governo indiano dovrebbero tenersi le proprie opinioni sull' India per sé. Ma Kumar è un noto sostenitore del governo Modi, forse il più entusiasta di tutti. È stato l' unico ad avere il privilegio di intervistare il premier in diretta tv. La domanda più azzardata che ha posto a Modi è stata: «Mi scusi, può dirci qual è il suo tipo di mango preferito?»
Ma a Bollywood la donna-immagine di Modi e del Bjp, il partito di governo, è ormai da tempo Kangana Ranaut, attrice che sulle prime si era proposta come icona femminista e spauracchio del nepotismo. Ora invece è diventata la portavoce in difesa di ogni decisione del governo.
Sul suo account Twitter si è scatenata contro Rihanna, prima rinfacciandole di non aver prodotto una canzone di successo ormai da cinque anni e poi entrando in un' analisi di geopolitica alquanto azzardata e ridicola: «Nessuno sta parlando della protesta perché non sono contadini, ma terroristi che cercano di dividere l' India così la Cina può conquistare la nostra nazione, spaccata in due e vulnerabile, e trasformarla in una colonia cinese, proprio come gli Stati Uniti d' AmericaRimettiti seduta, cretina, noi non svendiamo la nostra nazione come fate voi scemi».
La battaglia delle star attorno alla protesta degli agricoltori è solo all' inizio.
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