FIGLI DI UNA SANITÀ MINORE - UN ITALIANO SU 6 È IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA A FRONTEGGIARE LE SPESE SANITARIE – GLI OSPEDALI SOVRAFFOLLATI, LE LUNGHISSIME LISTE DI ATTESA PER UNA VISITA E LA CARENZA DI PERSONALE STANNO SPINGENDO SEMPRE PIU' PERSONE A RINUNCIARE ALLA SANITÀ PUBBLICA E RIVOLGERSI AL PRIVATO. OPPURE A EVITARE DEL TUTTO LE CURE...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Paolo Russo per “la Stampa”

pazienti ospedale 3 pazienti ospedale 3

 

La sanità rende sempre più italiani poveri e la povertà fa rinunciare alle cure un numero di persone via via maggiore. Che le diseguaglianze in sanità stiano crescendo a causa soprattutto dell'ostacolo delle liste di attesa, insormontabile per chi non ha la possibilità di aggirarle pagando, lo confermano i dati ancora inediti del Rapporto annuale del Crea sanità di prossima presentazione. Le famiglie che hanno accusato un disagio economico a causa delle spese sanitarie erano il 4,7% nel 2019, sono salite al 5,2% nel 2020, per arrivare ora al 6,1%, percentuale che in numeri assoluti fa un milione e 580 mila nuclei familiari.

 

[…]

OSPEDALI SOVRAFFOLLATI OSPEDALI SOVRAFFOLLATI

Fatte le somme tra chi si impoverisce in corso d'anno per le spese sanitarie e chi va in difficoltà per esborsi improvvisi ed esorbitanti, si arriva in totale quasi al 15% delle famiglie italiane, circa 9 milioni di persone in difficoltà economica per colpa di una sanità pubblica che non ce la fa più a garantire tutto a tutti, lasciando scoperti proprio i più deboli. […]

 

Un'altra indagine condotta dall'Università di Roma «Lumsa», in collaborazione con quella del West Virginia, ha poi rilevato un milione e 350 mila famiglie che hanno dovuto dirottare verso l'assistenza sanitaria il 20% dei propri consumi, alimentari a parte. Come dire che per curarsi hanno rinunciato a cambiare abito oppure l'auto oramai troppo in là con gli anni.

OSPEDALI SOVRAFFOLLATI OSPEDALI SOVRAFFOLLATI

Che le cose vadano di male in peggio lo racconta anche l'11° Rapporto sulla povertà sanitaria presentato il mese scorso da Banco farmaceutico, che nei primi 10 mesi del 2023 ha contato 427 mila italiani in condizioni di povertà sanitaria e che per questo si sono dovuti rivolgere alle organizzazioni no profit, ormai un quinto delle strutture sanitarie del Paese.

 

Solo un anno prima a richiedere aiuto erano stati 386 mila assistiti, che in un solo anno sono quindi aumentati del 10,6%. A rivolgersi al no profit per supplire alla povertà sanitaria sono più i cittadini del Nord. Ma il dato non inganni, perché il Sud è in realtà doppiamente svantaggiato, avendo più persone in difficoltà economica e meno strutture di volontariato che diano una risposta ai loro bisogni. Il no profit è utile non solo per accedere gratuitamente alle cure.

 

sala operatoria sala operatoria

Come dichiara Il presedente della Fondazione Banco farmaceutico, Sergio Daniotti, «tante persone in condizioni di povertà non riescono ad accedere alle cure non solo perché non hanno risorse economiche, ma anche perché, spesso, non hanno neppure il medico di base, non conoscono i propri diritti in materia di salute o non hanno una rete di relazioni e amicizie che li aiuti a districarsi tra l'offerta dei servizi sanitari». La sanità che arranca non fa però solo più poveri in termini di denaro ma anche di salute.

 

 Secondo l'Istat il 7% della popolazione, pari a 4,1 milioni di assistiti, ha del tutto rinunciato alle cure, spesso per l'impossibilità di aggirare le liste di attesa rivolgendosi al privato. […]

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…