Angiola Petronio per www.corriere.it
Il filo, quello della vita, ero lo stesso. Per tutti e due. Lo hanno tramato insieme, per 71 anni. Fino a quando a ordirlo ci ha pensato il Covid. Ma neanche il virus lo ha tagliato, quel filato lungo un’esistenza. E oltre. È la storia di due gemelli, quella di Paolo e Carlantonio Mantovani. Una delle tante storie di affetti che neanche la pandemia è riuscita a spezzare. Sono morti a pochi giorni di distanza. Uccisi da quella pandemia che li ha lambiti insieme, dopo l’ennesima vacanza in compagnia a Diano Marina, in provincia di Imperia, dove erano andati con alcuni amici.
Sui vaccini avevano posizioni opposte: uno favorevole, l’altro contrario
In realtà, per un periodo, il coronavirus ce l’aveva fatta a dividere quei due fratelli che vivevano una vita all’unisono. E c’era riuscito quando Paolo e Carlantonio hanno deciso se vaccinarsi: assolutamente contrario il primo. Più titubante Carlantonio che, alla fine, aveva deciso di proteggersi. L’unica scelta non condivisa.
Una vita insieme
Erano nati a Cogozzo, frazione di Viadana nel Mantovano, i fratelli Mantovani. Poi Paolo si era trasferito a Castel Maggiore, nel Bolognese. E Carlantonio a Villafranca, in provincia di Verona. Ma niente e nessuno aveva mai spezzato quel filo. Erano i figli della maestra di Cogozzo, i due gemelli. E in quella frazione che si snoda sulla riva sinistra del Po erano cresciuti. La gioventù all’ombra dell’oratorio, Paolo e Carlantonio. E una passione per il calcio che aveva regalato loro una certa notorietà anche nei paesi vicini.
Ma la maestra Lea Maffini, conosciuta per la sua severità, aveva deciso che quei due figli dovevano fare altro. Dovevano studiare. Ci hanno provato, Paolo e Carlantonio. Ovviamente insieme. Facoltà di Medicina. E, insieme, hanno deciso che non faceva per loro. E allora il lavoro. Anche quello, manco a dirlo, lo stesso per entrambi. Informatori farmaceutici, i gemelli Mantovani. Uno in Emilia-Romagna, l’altro nel Veronese.
Il primo a morire è stato Paolo, convinto No vax
Le famiglie, le mogli e i figli. Federica e Chiara, quelle di Carlantonio. E sempre quel filo che li legava. Anche in quell’ultima vacanza a fine novembre. Quella in cui nella loro trama è arrivato il Covid. Sono morti a pochi giorni di distanza. Il primo ad andarsene è stato Paolo, convinto No vax.
«Al contrario del fratello - ha scritto don Andrea Spreafico parroco di Cogozzo nella pagina Facebook della parrocchia - Carlantonio aveva ricevuto due dosi del vaccino, che inizialmente parevano in qualche modo avere rallentato la malattia. Lentamente, però, l’infezione lo ha portato alla morte, avvenuta durante il ricovero a Milano».
In ospedale c’è ancora la moglie del fratello contrario al vaccino
In ospedale, per il Covid, c’è ancora la moglie di Paolo. «Anche lei è sempre stata contraria al vaccino. Adesso è sotto il casco per l’ossigeno e rifiuta l’intubazione», dice don Andrea, che ha celebrato il funerale di Carlantonio. «Qui a Cogozzo avevano ancora molti amici. E qui, nella cappella di famiglia, verranno tumulati insieme». «Caro Carlantonio - ha scritto nel bollettino parrocchiale social - ci rincuora sapere che dopo questa tragedia tu possa rimanere insieme a tuo fratello». Come sempre sono stati, i gemelli Mantovani.
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