(di Gabriele Santoro) (ANSA) - ROMA, 17 DIC - Una vita passata a dirigere le più importanti orchestre del mondo per regalare con la sua musica quel tocco in più ai film che li rendeva indimenticabili. Decenni di applausi e decine di premi, targhe, medaglie. Che ora però sono nelle mani di sconosciuti ladri, che forse non sanno nemmeno quanta storia hanno dietro, attirati dal metallo lucente più che dal loro significato.
La casa alle porte di Roma di Riz Ortolani, uno dei più famosi compositori di colonne sonore del cinema italiano, scomparso nel 2014, è stata svaligiata ieri sera. A denunciarlo con un post su Facebook è stata la figlia del musicista, Rizia: "I ladri - scrive - hanno portato via premi in argento ricevuti nel corso della sua carriera. Si tratta di oggetti molto importanti per la famiglia, premi, piatti e medaglie con incisioni e dediche personali sia a lui che a mia madre Katyna Ranieri", anche lei cantante di successo e interprete del brano 'More', con cui Ortolani ottenne un Grammy e una candidatura agli Oscar. "Sono oggetti che non hanno valore commerciale ma affettivo: spero che i ladri li restituiscano".
Una carriera straordinaria, quella di Ortolani, partita dalla sua Pesaro e arrivata in tutto il mondo. Oltre 200 i film che ha musicato: da 'Il Sorpasso' di Dino Risi a 'Fratello sole sorella luna' di Zeffirelli, la lunghissima collaborazione con Pupi Avati, i cult del cinema di genere ('Non si sevizia un paperino'), i polizieschi di Damiano Damiani, i western. Il fan più famoso è forse Quentin Tarantino, che ha utilizzato le sue musiche per 'Kill Bill', 'Bastardi senza gloria' e 'Django Unchained'. E poi gli sceneggiati tv degli anni '60 rimasti nella memoria collettiva: 'La Cittadella', 'David Copperfield', 'La freccia nera'. L'abitazione del musicista si trova ad Aranova, a pochi chilometri dalla Capitale.
"Erano circa le 20 quando l'allarme è scattato subito dopo che l'avevamo inserito - racconta all'ANSA la figlia Rizia - I ladri erano ancora in casa, li abbiamo visti fuggire attraverso la rete di recinzione. Per fortuna non sono riusciti a salire al piano superiore". La famiglia ha sporto denuncia ai carabinieri, e ha provato a fare un primo inventario della refurtiva. Più facile a dirsi.
Di riconoscimenti, Ortolani ne aveva ricevuti a decine: "C'erano premi in argento con incisioni dedicate a papà e a mamma - aggiunge -. Roba difficile da rivendere o da fondere. Hanno rubato i pezzi di una scacchiera, alcune forchette in argento, dei piatti. Oggetti che racchiudevano l'intera carriera di papà e mamma, dal valore commerciale ridicolo, ma solo un grande valore affettivo. Spero che i ladri possano capire e restituirci quanto rubato".
C'è una medaglia del presidente della Repubblica del 2001, per esempio, una dell'orchestra sinfonica della Rai, delle posate inglesi d'età vittoriana, un grande piatto con la dedica dei suoi musicisti quando lavorava in Messico, nel 1958. Proprio in Messico, due anni prima, aveva sposato Katyna, la mamma di Rizia. Che adesso, in attesa delle indagini dei carabinieri, può solo affidare ai social le foto della refurtiva e un appello: "Massima diffusione".