abdesalem lassoued attentatore di bruxelles
1. FRANCIA: IN UN VIDEO LA RIVENDICAZIONE DELL’ATTENTATORE DI ARRAS
(Adnkronos) – Una fonte prossima alle indagini sull’attacco alla scuola di Arras, in Francia, ha confermato la notizia relativa all’esistenza di un video di rivendicazione dell’assalitore.
Nel video, Mohammed Mogouchkov, schedato ‘S’ perché radicalizzato, rivendica la sua azione a nome dello Stato Islamico. Nel video l’uomo fa anche un riferimento “molto marginale” all’attacco di Hamas in Israele.
2. E LA CAPITALE DELL’UNIONE RIVIVE L’INCUBO ATTENTATI DEL GRUPPO DI MOLENBEEK
Estratto dell’articolo di A.G. per “la Repubblica”
Gli spari di kalashnikov nella place Sainctellet riaccendono l’incubo del terrorismo islamico in Belgio, già duramente colpito nella stagione peggiore degli attentati dell’Isis.
Proprio qualche settimana fa si è concluso il processo per gli attentati del 22 marzo 2016 a Bruxelles: 35 persone uccise negli attacchi suicidi all’aeroporto di Zaventem e nella stazione della metro di Maelbeek. Salah Abdeslam, già condannato all’ergastolo in Francia per il coinvolgimento negli attacchi a Parigi del 2015, era l’unico superstite del commando arrivato proprio dal Belgio.
Gli attacchi di Parigi e di Bruxelles, entrambi rivendicati dallo Stato Islamico, erano stati perpetrati dalla stessa cellula jihadista, un gruppo di amici, piccoli delinquenti, molti di origine marocchina, cresciuti a Molenbeek, quartiere a forte immigrazione, non lontano dal Parlamento europeo.
Alcuni di loro come Mohammed Abbaoud, una delle menti degli attacchi del 2015, si erano arruolati come foreign fighters dell’Isis. Una pagina di sangue […] che sembrava conclusa con i processi tra la capitale francese e quella belga a distanza di un anno. […]
[…] La capitale d’Europa è una delle basi del terrorismo islamico sul continente. Ed è solo perché l’attenzione sul terrorismo è in qualche modo scesa dopo la pandemia e la guerra in Ucraina che molti non ricordano che appena un anno fa – il 10 novembre 2022 – un poliziotto era stato ucciso e altri due feriti alla stazione Bruxelles-Nord da un trentenne belga marocchino, Yassine Mahi.
Anche lui era schedato come radicalizzato e la mattina prima dell’attacco aveva chiesto aiuto psicologico, confidando di voler uccidere forze dell’ordine, ma era poi riuscito a scappare dall’ospedale psichiatrico. Nonostante gli attentati, e le polemiche sulle falle nella prevenzione, il Belgio non ha rivisto a fondo le carenze nelle lotta contro il terrorismo. Le richieste di una commissione d’inchiesta sugli attacchi del 2016 non sono mai state accolte. Gli esperti hanno evidenziato le carenze di coordinamento tra i diversi sistemi di sicurezza all’interno di un complesso sistema federale.
salah abdeslam a processo 3 Molenbeek
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