UNA GENERAZIONE DI PAPPEMOLLI – SEMPRE MENO RAGAZZI, TRA I 18 E I 25 ANNI, PRENDONO LA PATENTE APPENA COMPIUTA LA MAGGIORE ETÀ - TANTI ASPETTANO I 21 O, ADDIRITTURA I 24 - IL MOTIVO? OLTRE A RAGIONI ECONOMICHE IN MOLTI SOFFRONO DI ANSIA DA PRESTAZIONE PER L'ESAME E, MENTRE UN TEMPO C'ERA LA SMANIA DI ESSERE INDIPENDENTI, ORA PREFERISCONO FARSI SCARROZZARE DAI GENITORI...

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Estratto dell’articolo di Francesca Del Vecchio per "La Stampa"

 

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«I giovani si stanno disinnamorando delle automobili». E della patente di guida. La suggestione era apparsa sull'Economist nel febbraio del 2023 con questo eloquente titolo, evidenziando una tendenza sempre più importante che coinvolge i 18enni e l'evidente cambio di priorità: sempre meno neomaggiorenni sono interessati a guidare.

 

Se un tempo l'autonomia di movimento rappresentava il passaggio concreto all'età adulta - più del primo voto -, oggi questa necessità è avvertita meno dalla Generazione Z, ossia i nati tra il 1997 e il 2012. L'età media a cui ci si approccia alla guida si è sensibilmente innalzata, fino a oltre i 21 anni. E c'è chi addirittura aspetta i 23-24 per tentare l'esame per la prima volta, dopo aver conseguito la maturità e la laurea triennale.

 

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Si tratta di un fenomeno mondiale, con punte importanti in Europa. E l'Italia non fa eccezione. I numeri - anche se carenti - parlano chiaro. I dati di un report del 2018 basato sui numeri messi a disposizione dal ministero dei Trasporti indicavano che nel 2016 i giovani fra i 18 e i 19 anni che avevano preso la patente erano stati l'8,4% in meno rispetto al 2012. […]

 

Anche negli Stati Uniti, che pure hanno distanze interne tra città mediamente più ampie rispetto all'Europa, la tendenza del disinteresse per la patente registra dati significativi. L'American Automobile Association, una sorta di Aci americana, ha rilevato che il 44% dei neomaggiorenni non ha una vettura e il 39% usa forme di trasporto alternative. […]

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Un'altra ragione per cui guidare rappresenta sempre meno una tappa obbligata per i neomaggiorenni è di natura economica: prendere la patente di categoria B ha un costo che varia dai 500 ai 1.000 euro a seconda della città in cui si consegue e della modalità: se si sceglie di rivolgersi a un'autoscuola oppure se si decide di prenderla da privatisti, cioè direttamente alla Motorizzazione civile. Il prezzo minimo, tra spese fisse e costi amministrativi, si aggira intorno ai 500 euro, ai quali vanno aggiunti costi opzionali di autoscuola per lezioni pratiche di guida e preparazione teorica. […]

 

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 A questo bisogna sommare le spese legate all'assicurazione, alla manutenzione ordinaria e alla burocrazia come il bollo e la revisione. Non da ultimo è il fattore emotivo: i giovani hanno sempre più ansia da prestazione: la scuola, la società, la famiglia. Così preferiscono rimandare quello che vivrebbero come l'ennesimo esame a un momento di maggiore tranquillità. E, in caso di necessità, ci pensano i genitori.

 

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