Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”
«Dobbiamo cambiare modo di pensare. Come lavora l'essere umano, se non può più competere con le macchine?». Michael Bohmeyer ha cominciato a chiederselo sei anni fa. Allora aveva ventinove anni e faceva parte dell'effervescente scena degli startupper berlinesi. Un giorno si era accorto, lasciando l'ennesima azienda appena fondata e continuando a percepire da essa soltanto una piccola rendita, che campava meglio.
Dopo aver abbandonato la scrivania, ritrovandosi automaticamente una somma di denaro sul conto corrente a fine mese, il giovane imprenditore si rese conto che miglioravano i rapporti con la famiglia e con gli amici, e che lui si sentiva decisamente più felice. Abbracciò entusiasta il sogno del reddito di cittadinanza (quello vero, filologico, insomma, incondizionato).
ESPERIMENTO SUL REDDITO DI CITTADINANZA IN GERMANIA
Tuttavia, da utopista pragmatico, Bohmeyer fondò un'associazione che cominciò a raccogliere donazioni per concedere quel privilegio, per un po', anche ad altri. E da sei anni, la sua "Mein Grundeinkommen" ("Il mio reddito di cittadinanza") riesce a mettere insieme mille euro al mese che vengono garantiti per un anno a 650 persone estratte a sorte. Ma per l'imprenditore dall'aria sbarazzina e la barba incolta, l'esperimento, simile a molti altri nel mondo, dalla Norvegia alla Nigeria, non era abbastanza. «Io voglio rispondere a una domanda empirica, non ideologica», si disse.
E da martedì è partito il suo nuovo progetto. Insieme ad autorevoli partner come il Diw, l'Istituto tedesco di studi economici e agli studiosi dell'Università di Colonia e del Max Planck Institut, "Mein Grundeinkommen" ha avviato un bando per reclutare 120 persone alle quali verranno dati per tre anni 1.200 euro al mese, ancora una volta provenienti da donazioni private. La novità assoluta è che l'unico requisito per partecipare al gigantesco esperimento è la residenza in Germania.
Chiunque può candidarsi ai 1.200 euro al mese. Da Angela Merkel ai clochard dello zoo di Berlino. Non è necessario essere disoccupati, come in molti altri progetti simili; i 1.200 euro si aggiungono, casomai, allo stipendio da cancelliere, da panettiere o al nulla. Lo scopo, stando agli organizzatori, è analizzare a fondo gli effetti del reddito di cittadinanza sulla psiche, sulle abitudini, sull'atteggiamento sociale di beneficiari. E raccogliere risultati in tutti gli strati della società. Insomma, capire se i soldi gratis rendono le persone più sensibili, solidali o ambientaliste, o se al contrario deprimono, se le rendono pigre - argomento di schiere di economisti - e più egoiste.
ESPERIMENTO SUL REDDITO DI CITTADINANZA IN GERMANIA
Ogni sei mesi i 120 partecipanti dovranno semplicemente rispondere a un questionario online, sottoporsi a un test psicologico e a un analisi del capello. Da 48 ore a questa parte, da quando il bando è stato annunciato, i candidati hanno già raggiunto quota seicentomila. C'è tempo fino a novembre, in teoria. Ma gli organizzatori hanno annunciato di volersi fermare a quota un milione. E, se il ritmo resta quello degli ultimi due giorni, è solo questione di ore.