GIUSTIZIA PER GIOVANNA! DUE ANESTESISTI CONDANNATI A DUE ANNI PER LA MORTE DI GIOVANNA FATELLO, LA BIMBA DI 10 ANNI DECEDUTA NEL MARZO DEL 2014 DURANTE UN INTERVENTO ALL’ORECCHIO - ASSOLTI GLI ALTRI MEDICI DI VILLA MAFALDA – IL PAPA’ DELLA BAMBINA: “SIAMO SODDISFATTI PERCHÉ È STATO RICONOSCIUTA LA VERITÀ DEI FATTI. MIA FIGLIA NON È MORTA PERCHÉ AVEVA PROBLEMI DI SALUTE. SE CI FOSSERO STATE LE TELECAMERE IN SALA OPERATORIA...”

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https://m.dagospia.com/le-richieste-della-procura-nel-processo-legato-alla-morte-di-giovanna-fatello-214269

 

 

Ilaria Sacchettoni per roma.corriere.it

 

GIOVANNA FATELLO GIOVANNA FATELLO

Giovanna Fatello, dieci anni, è morta a marzo 2014 per una comune operazione al timpano nella clinica romana Villa Mafalda. Ora, oltre sei anni dopo gli avvenimenti, ecco la sentenza.

 

Per la morte della bambina il pubblico ministero Mario Ardigo aveva chiamato in causa per falso e omicidio colposo l’anestesista Pierfrancesco Dauri e il suo collaboratore Federico Santilli, il medico Dario Marcotullio, l’otorino Giuseppe Magliulo e la direttrice della clinica Rosella Moscatelli (quest’ultima accusata del solo falso ideologico).

 

Il giudice Roberto Rizzi, dopo mezz’ora di camera di consiglio, ha condannato a due anni gli anestesisti assolvendo tutti gli altri. «L’anestesista deve tenere in vita il paziente quindi c’è poco da dire» era stata la replica di Ardigo’ depositata nella giornata di martedì 27 ottobre. «Gli anestesisti - aveva aggiunto -non hanno creduto a quello che leggevano sul saturimetro e non hanno adottato i giusti provvedimenti». Il rimprovero mosso agli anestesisti è questo. Sono stati sorpresi, secondo il pubblico ministero, dall’evento cardiaco

 

villa mafalda giovanna fatello villa mafalda giovanna fatello

Gli investigatori del Nas avevano ricostruito diverse negligenze nella fase di monitoraggio dell’anestesia. E soprattutto mancanza di tempestività nelle manovre di rianimazione. Manovre che avrebbero potuto salvare la vita della bambina e che invece furono eseguite tardi e malamente «non seguendo le linee guida di riferimento».

 

L’inchiesta aveva accertato che dopo aver procurato l’anestesia alla bambina gli anestesisti erano usciti dalla sala operatoria (le intercettazioni avevano ricostruito che erano andati al bar all’interno della struttura). Dice Matteo Fatello, il papà: «Giovanna non sarebbe morta se ci fossero state le telecamere in sala operatoria. Incomprensibile come si possano non conservare i dati della sala operatoria.

giovanna fatello giovanna fatello

 

Siamo soddisfatti perché è stato riconosciuta la verità dei fatti. Mia figlia non è morta perché aveva problemi di salute. Non ci aspettavamo l’assoluzione del capo equipe che ha consentito l’uscita dalla sala operatoria degli anestesisti».

 

Commentano da Villa Mafalda la cui direttrice sanitaria è stata assolta: «Le sentenze si rispettano». Quando alla difesa di Pierfrancesco Dauri il suo difensore avvocato Francesco Compagna dice: «È una decisione che non rispetta minimamente quanto emerso nel dibattimento. Leggeremo le motivazioni e faremo appello».

 

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