Omero Cambi per Il Messaggero
L' emergenza maltempo non è ancora finita. Una nuova perturbazione è alle porte e ancora tutta l' Italia, da Nord a Sud, è completamente piegata dagli intensi fenomeni meteo che si sono abbattuti negli ultimi giorni.
In Alto Adige, dopo le forti nevicate, si fanno i conti con il rischio frane e slavine: alle 6 del mattino un treno è deragliato per una frana lungo la linea in Val Pusteria fortunatamente senza conseguenze per gli unici due passeggeri presenti. Dopo un' ora, un' altra valanga, ma la linea era ormai chiusa.
LE AREE Per Venezia è stata una giornata tranquilla: la città si è rimessa in moto, è tornato il pane fresco, ma non sono mancate le polemiche. «Danni incalcolabili, non bisogna spegnere i riflettori sulla città, ma basta chiacchiere, scuse e ritardi. Diamoci tutti da fare, e chiamo in causa le istituzioni, a partire dallo Stato, ma anche Regione e Comune che hanno responsabilità sulla città»: ha dichiarato il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto in giro con il sindaco commissario Brugnaro.
In Friuli Venezia Giulia l' allerta resta arancione. L' Emilia Romagna ha vissuto un' altra giornata difficile e per domani è prevista allerta rossa. In Toscana la piena dei fiumi, soprattutto l' Arno a Firenze e Pisa, sembra essere passata senza danni anche se il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha dichiarato lo stato d' emergenza. D' altra parte ieri sul Grossetano si è abbattuta una tromba d' aria che ha distrutto la riserva naturale di Duna Feniglia, frequentata dai romani in vacanza da Orbetello all' Argentario: un migliaio di pini sono stati abbattuti. Ingenti danni sono registrati anche nell' area delle cascate del Molino.
A Roma il Tevere continua a salire, le banchine sono chiuse da due giorni anche se l' ondata di piena non desta preoccupazioni. A Napoli le violenti mareggiate hanno portato quintali di plastica e altra immondizia nel golfo e quindi sul lungomare Caracciolo e sulla spiaggia Diaz.
PROVVEDIMENTI E per la situazione idrogeologica della Penisola, contro il dissesto dei fiumi e delle coste, sono stati approvati dalla Conferenza istituzionale permanente delle Autorità di bacino, in una riunione convocata dal ministro dell' Ambiente Costa, una serie di progetti esecutivi che riguardano tutto il Paese, per un totale di 25 milioni di euro. Le risorse potrebbero arrivare a 38 milioni di euro «se gli ulteriori progetti presentati saranno immediatamente cantierabili» spiega una nota del ministero. D' altra parte secondo l' ultimo del Rapporto Ispra sul dissesto idrogeologico in Italia, datato 2018, il 91% dei Comuni italiani (7.275) è a rischio per frane e o alluvioni. Questo vuol dire che 1,28 milioni di abitanti sono a rischio frane e oltre 6 milioni di abitanti a rischio alluvioni. Le regioni più a rischio: Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Lombardia, Veneto e Liguria.
Ma è in Alto Adige che ora c' è la situazione più critica. Nevicate anche a bassa quota sono attese per i prossimi giorni: prea-allarme per le valanghe. Novembre 2019 entrerà nella storia come un mese record: in val d' Ultimo e a Sesto di Pusteria nei primi 18 giorni di novembre registrati 300 litri per metro quadro, ovvero tre volte la media mensile.
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