Estratto dell'articolo di Antonello Guerrera per "La Repubblica"
I bambini britannici si stanno rimpicciolendo? […] una preoccupante tendenza in atto tra i più piccoli nel Regno Unito. […], i bimbi oltremanica […]sono diventati più bassi […] rispetto a sempre più Paesi del mondo, e in modo evidente. Come mai? Il caso è diventato addirittura politico, con il leader laburista Keir Starmer, strafavorito alle elezioni di quest’anno, che giorni fa ha intrapreso un tour nel Nord-Ovest dell’Inghilterra per promuovere la salute e il benessere dei bambini. «Perché sono più bassi dei loro coetanei di Haiti, più grassi di quelli francesi e meno felici dei turchi», ha sentenziato Starmer. […]
Sembra surreale. Invece, il problema è concreto. In numeri assoluti, l’altezza media dei bambini britannici che entrano nell’età scolastica (in genere 5 anni) è leggermente salita: nel 2010 era 110,2 centimetri per i maschi, e nel 2022 110,9. Mentre per le bambine si è passati da 109,3 a 109,9 centimetri. Nel frattempo però i bambini di altri Paesi sono cresciuti molto di più: negli ultimi 12 anni l’altezza media dei maschi di cinque anni britannici ha perso 33 posti nelle classifiche internazionali, crollando al 102esimo, dietro Egitto, Haiti e Ucraina. Mentre le bimbe sono calate di 27 posti […]
Il curioso caso dei bambini inglesiche non crescono abbastanza sembra legato ai livelli di povertà e malnutrizione che affligge milioni di minorenni nel Regno Unito. Almeno così la pensa Majid Ezzati, professore di salute globale all’Imperial College di Londra: «[…] Il cibo nutriente che favorisce lo sviluppo dei bambini senza farli ingrassare - vedi legumi, pesce, frutta e carne magra - se lo possono permettere oramai sempre meno famiglie britanniche».
Secondo uno studio di Obesity Reviews , su 66mila bambini nei Paesi più sviluppati del mondo, quelli britannici ricevono il 61% delle loro calorie da cibi ultraprocessati, come snack confezionati, merendine, cibi pronti e precotti, fast food, carni trasformate, bevande zuccherate ed edulcorate. Persino gli americani ne consumano di meno (58%), mentre i bambini australiani si fermano al47%. Non convince, invece, chi se la prende con la società multiculturale: […]
il Regno Unito è uno dei sette Paesi più ricchi e potenti al mondo. Ciononostante, l’indigenza minorile dilaga: oggi sono 4,3 milioni i bambini poveri oltremanica, ossia 3 su 10, secondo l’associazione Children’s Society. Solo nel 2020 c’era stato un aumento del 107% di piccoli che le famiglie non riescono a sfamare. Come ha scritto ilGuardian , nel 2022 i bambini con diritto a pasti gratis a scuola (causa reddito familiare basso) sono stati ufficialmente 1,9 milioni, ossia il 22%. Nel 2019 eranoil 15%.