Giuseppe Scarpa per “il Messaggero”
I dati sui contagi crollano. Con questo trend, a partire dal 14 giugno, metà delle regioni italiane saranno bianche. Con l'orizzonte delle riaperture, l'estate alle porte, il tema caldo diventa, nuovamente, quello delle discoteche. Settore in crisi da più di un anno, da quando la pandemia ha imposto la serrata dei locali. Luoghi temuti dai virologi, indicati come acceleratori della diffusione del virus.
Ecco, però che la campagna vaccinale avanza, i contagi arretrano e gli stessi gestori, attraverso le categorie di rappresentanza, si offrono per organizzare serate dedicate alla somministrazione del farmaco. Una proposta arrivata anche alla struttura Commissariale per l'Emergenza diretta da Francesco Figliuolo.
Il generale ha deciso, perciò, di trasmettere «per le valutazioni di competenza» una mail al Cts e alle Regioni sulla «possibile riapertura in sicurezza del settore dell'intrattenimento danzante, nella piena compatibilità con la tutela della salute di utenti e lavoratori, nonché a rappresentare la disponibilità degli utenti del settore a poter contribuire attivamente alla campagna vaccinale, con un'attenzione dedicata al settore giovanile».
LA DISCUSSIONE La questione sarà dibattuta al Ministero della Salute, anche perché, dalla struttura commissariale, fanno sapere che loro non hanno alcuna competenza a riguardo. Di fatto per le discoteche, ad oggi, non è stata fissata una data per riaprire, nemmeno in fascia bianca. Tuttavia le tre regioni, che lunedì dovrebbero diventare bianche, hanno già annunciato di voler far alzare la saracinesca ai locali da ballo.
I governatori di Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna stanno lavorando a un provvedimento che permetterebbe ai gestori delle discoteche di aprire ma solo per i servizi di bar e ristorante, quindi non sarà possibile ballare in pista. Chi invece spinge per un avvio dell'attività in modo completo è il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Il primo cittadino ha fatto sapere che il Comune sta attendendo una risposta dal Comitato tecnico scientifico per un esperimento al «Fabrique».
«Abbiamo proposto e stiamo aspettando ancora una comunicazione dal Cts. Siamo l'unica città che ha fatto questa richiesta». Intanto, il gestore del locale, ha già indicato nel 12 giugno, il giorno in cui fare il test al «Fabrique» di Milano. L'amministratore del locale Pierpaolo Paradiso ha sottolineando che «ora attende l'ok della regione Lombardia» per organizzare la serata.
L'ESPERIMENTO Il test prevede tutta una serie di regole: nel locale dovranno esserci duemila persone, spiega Paradiso, che dovranno fare il tampone nelle 36 ore precedenti l'ingresso nel locale. Il biglietto si potrà acquistare solo online e si sbloccherà solo dopo che il laboratorio di analisi che ha eseguito il tampone, collegato con la piattaforma che emette il biglietto, comunicherà l'esito negativo dell'esame.
Una settimana dopo l'evento tutti i presenti alla serata dovranno effettuare un nuovo tampone. Non è previsto il distanziamento sociale mentre la mascherina dovrà essere indossata visto che si tratta di un locale al chiuso. Se le discoteche potranno riaprire ancora non è certo. Con ogni probabilità, invece, si ritornerà alla quasi normalità in buona parte dell'Italia a partire da metà giugno.
Ma ci sono almeno altre 10 Regioni, oltre alla Sardegna, al Molise e al Friuli Venezia Giulia, che, stando alle previsioni, hanno dati da zona bianca e che dovranno essere mantenuti per 3 settimane consecutive per consentire il passaggio: ce li hanno sicuramente Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, che sono alla seconda settimana e dal 7 giugno passeranno in bianco, e li hanno la Lombardia, l'Emilia Romagna, il Lazio, il Piemonte, la Puglia e la provincia di Trento che però passeranno nella zona senza restrizioni dal 14 di giugno.