Da “il Giornale”
ANCONA - NON VUOLE PAGARE GLI APERITIVI ARRIVA MAMMA E SALDA IL CONTO
Ha consumato un paio di aperitivi in un locale, nemmeno abbastanza per potersi dirsi ubriaco, ma quando è arrivato alla cassa ha detto: «Io non tiro fuori un solo centesimo. Scordati che pago il conto». Così l' animata discussione tra il cliente, un anconetano di 43 anni, e il proprietario della pizzeria è andato avanti fino all' arrivo dei carabinieri. L' intervento dei militari ha riportato la calma tra i litiganti, ma il conto è rimasto in sospeso in attesa di una soluzione visto che l' uomo, anche se tornato calmo, in ogni caso, non si sa perchè, i soldi per pagare i due Campari non ha proprio voluto scucirli. A risolvere la diatriba è stata l' anziana madre del ribelle che ha messo mano al borsellino e saldato il piccolo conto di neanche 10 euro. Poi però, come ogni mamma, gli ha detto: «I conti li facciamo a casa...
CITTÀ DI CASTELLO - FINISCE AGLI ARRESTI DOMICILIARI E TENTA SUBITO UN FURTO
Lo avevano appena consegnato agli arresti domiciliari ma non è riuscito a resistere alla tentazione nemmeno un secondo. Così un 47enne di Città di Castello si è infilato di soppiatto in un locale del centro storico, approfittando del fatto che il titolare avesse lasciato la porta aperta per fare le pulizie, per cercare di ripulirgli il registratore di cassa. Pizzicato dal padrone, è stato un attimo trovarlo. Vista la figuraccia ha detto di vergognarsi come un ladro.
FERRARA - LA MACCHINA FA TROPPO RUMORE E STACCA LA SPINA ALLA MALATA
Ha staccato il respiratore a una paziente sua vicina di stanza perché gli dava fastidio il rumore della macchina. Peccato che quello strumento medico fosse un apparecchio salvavita e solo il tempestivo intervento di una infermiera del reparto ha evitato che la storia avesse un tragico epilogo. Il nervoso protagonista della vicenda, un 51enne, è finito sotto processo accusato di tentato omicidio. Dice che questa storia per lui è una spina nel cuore.
RESPIRATORE PER LA TERAPIA INTENSIVA
FERMO - DISABILE RICEVE CASA POPOLARE MA CON LA SCALA A CHIOCCIOLA
Le hanno assegnato una casa popolare e sarebbe una belle notizia considerato che lei Maria Donata Jannitelli non fosse invalida, con gravi difficoltà a deambulare, per colpa di un grave incidente stradale, che le consente un uso limitato delle gambe solo grazie ad alcuni elettro neuro stimolatori che le sono stati applicati. Sarebbe perchè l' alloggio in questione si raggiunge attraverso una scala a chiocciola. In realtà sono sette mesi che la signora fa presente il problema all' Erap visto che le scale in questione, che portano anche in cantina, non hanno luce e scorrimano. Invece niente. Anzi per cercare comunque di muoversi nel buio è caduta e ha battuto la schiena «e ora non riesco a dormire per i dolori». Evidentemente questi la capacità di risolvere il problema non sanno nemmeno dove stia di casa.