Estratto dell'articolo di Nicola Balice per "La Stampa"
Una strage continua che miete quattro morti al giorno. È quella che si consuma quotidianamente in Italia, semplicemente andando a lavorare. Una strage silenziosa che solo nel 2023 ha causato 1.485 caduti: più di 4 al giorno, tra decessi sul luogo di lavoro e quelli in itinere, vale a dire nel percorso da e verso il posto di lavoro.
Ed è così da almeno quindici anni, da quando l'Osservatorio Nazionale morti sul lavoro di Bologna è stato creato su iniziativa di Carlo Soricelli (metalmeccanico in pensione e artista sociale), che nel 2008 ha fondato questo centro studi per ricordare le sette vittime della ThyssenKrupp di Torino morte nel tragico incidente del 6 dicembre 2007 con un monitoraggio permanente da oltre 30mila ore di lavoro volontario.
Il dramma di Firenze ha riportato i riflettori su questa strage continua, le cui proporzioni vanno ben oltre i dati ufficiali e quelli forniti dall'Inail, riguardanti solo i lavoratori regolari: i casi mortali denunciati nel 2023 mostrerebbero una diminuzione del 4,5% rispetto al 2022, passati da 1.090 a 1.041 in seguito al calo dei decessi avvenuti proprio in itinere (da 300 a 242) nonostante l'aumento delle morti sul luogo di lavoro (da 790 a 799). Ma il caso è ben più ampio prendendo in esame tutti i lavoratori non riconosciuti come tali o magari finiti fuori statistica in quanto "figli del nero", ma che in realtà incidono per circa il 35-40% del conteggio complessivo:
secondo i dati raccolti dall'Osservatorio sono stati appunto 1.485 i lavoratori morti nel 2023, nel tentativo di non dimenticare nessuno andando oltre i soli contratti regolari. [...] E da inizio anno il contatore non ha di sicuro smesso di girare: la strage di Firenze ha portato il numero dei lavoratori morti in Italia già a quota 140, che salgono a 181 considerando quelli scomparsi in itinere, in meno di cinquanta giorni anche in questo 2024 la media continua a fornire il drammatico dato di circa 4 morti al giorno (3,85).
Dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2023, solo in Italia, si contano 21.050 morti bianche, circa la metà (10.474) a causa di infortuni su luogo di lavoro, tutti gli altri in strada o itinere per un conteggio a cui potrebbero essere sfuggite molte altre vittime. [...]
A tale proposito, il 18,4% dei morti tra i lavoratori regolari rientra nella categoria delle costruzioni, il 13,6% del trasporto e magazzinaggio, il 12,6% delle attività manifatturiere, l'8% del commercio all'ingrosso e dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, il 28,4% in settori economici non determinati. Nel 2023, secondo i dati forniti dall'Osservatorio Nazionale morti sul lavoro, una sola provincia italiana è riuscita a chiudere l'anno senza registrare alcun morto sul lavoro: è quella di Livorno. I numeri assoluti invece riguardano la regione Lombardia come quella più colpita: 123 i morti sul luogo di lavoro che salgono a 185 considerando quelli in itinere. Poi il Veneto con 142, la Campania con 124, la Puglia con 122, Lazio ed Emilia Romagna con 112. [...]
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