S.G. per “il Messaggero”
In Sicilia è l'inferno. Brucia da oltre 24 ore l'Isola Sicilia e il fuoco, spesso doloso e alimentato dal caldo record che non allenterà la sua morsa fino al 6 agosto, lascia dietro di sé distruzione e terrore. Da Palermo a Catania, dove sono state sospese le operazioni di volo, in arrivo e in partenza, dall'aeroporto di Fontanarossa, per permettere l'intervento degli elicotteri dei vigili del fuoco. Da Enna e Noto, fino al messinese, i danni sono incalcolabili. E il presidente della Regione, Nello Musumeci, invoca il carcere a vita per i piromani.
CATANIA
A Catania un vasto rogo si è sviluppato nelle periferia della città, tra il rione Fossa della creta e via Palermo, trasformando la zona in un inferno, con le famiglie che hanno tentato di difendere le loro abitazioni, aggredite dalle fiamme, usando l'acqua delle utenze domestiche. Ci sono stati anche momenti di tensione tra i soccorritori e gli abitanti, costretti a lasciare le proprie case a ad assistere inermi alla devastazione.
Il traffico è stato bloccato per precauzione, mentre il fumo si addensava sull'asse dei servizi. Un rogo ha distrutto lo stabilimento balneare Le Capannine del lungomare della Plaia. Sui diversi fronti sono impegnati i vigili del fuoco. Rinforzi stanno arrivando anche da altri comandi della Sicilia.
I ROGHI
Altri quindici incendi, nel catanese, sono segnalati nella zona fra Paternò, Ragalna e Biancavilla, e 14 nel Calatino. Nel palermitano, i pompieri e i forestali hanno lavorato tutta la notte di ieri per spegnere le fiamme divampate tra Piana degli Albanesi, Strasatto Altofonte e San Giuseppe Jato. A Piana, le squadre antincendio hanno fatto evacuare per precauzione alcune abitazioni, minacciate dai roghi, mentre su Palermo piove ormai cenere da 24 ore.
A Portella della Ginestra proprio la cenere ha ricoperto il «sacrario», il luogo dell'eccidio del primo maggio 1947. Le fiamme hanno annerito anche i sassi del memoriale con le date che ricordano la strage e i nomi delle vittime. Oggi a Portella è prevista una mobilitazione, in difesa della memoria e dell'ambiente. E ieri il fuco ha continuato a devastare, anche monte Pelavet e sulle altre montagne che circondano Piana degli Albanesi. Roghi anche a Misilmeri, nella zona del Castello dell'Emiro. Altri interventi aerei hanno interessato la zona di Caccamo in contrada Manche, e nella zona di San Nicola, a Polizzi Generosa, nella zona d'area dello Scanzano, nel bosco Ficuzza
GLI INCENDIARI
L'azione degli incendiari e le alte temperature, combinate con il forte vento caldo stanno provocando enormi danni alla vegetazione. Ieri i termometri hanno raggiunto i 40 gradi, e le folate di vento caldo hanno alimentato le fiamme nel Lido di Noto, dove i vigili del fuoco hanno impiegato diverse ore per domare un vasto incendio che ha minacciato anche alcune abitazioni.
Fuoco anche nella zona di Priolo, sulla ex strada statale 114, ma il rogo è stato subito controllato dai volontari della protezione civile, a Floridia, in prossimità dei monti Climiti, e anche nella Valle dell'Anapo. Un vasto incendio, intanto, minaccia la diga Ancipa a Troina, nell'ennese. A rischio gli allevamenti di bestiame della zona. Gli incendi stanno divorando anche i boschi di Piazza Armerina. Dalla Furma alla Ronza, è tutto in fumo. Difficili gli interventi da terra resi ancora più complessi dal vento. Anche per gli elicotteri.
LA REAZIONE
Durissimo il presidente della Regione Musumeci: «Come purtroppo temevamo, a causa delle altissime temperature che già da ieri stiamo registrando in Sicilia, l'Isola è aggredita da incendi di vasta estensione, alcuni dei quali veramente gravi per la devastazione che ne consegue. Una situazione resa ancor più tragica dalla rinnovata azione dei piromani», ha commentato il governatore. E ha aggiunto: «Si tratta di criminali che, lo ribadiamo, meriterebbero il carcere a vita per azioni scellerate che cancellano identità e storia del nostro territorio»
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