A VICENZA, UNA RAGAZZA ASSALE UN PRETE CON URLA E BESTEMMIE DURANTE UNA CONFESSIONE E VIENE FERMATA DOPO UN ESORCISMO DURATO DIVERSE ORE - https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/accendi-diavolo-me-ndash-vicenza-ragazza-assale-prete-292099.htm
Andrea Priante per corrieredelveneto.corriere.it
L’esorcismo eseguito domenica nel Santuario di Vicenza, ha visto protagonista una 28enne che ha aggredito il confessore e, secondo alcuni testimoni, bestemmiava, gridava e parlava in latino. Con lei c’era la madre, molto devota e convinta che la figlia fosse vittima del demonio. La stessa opinione dei frati che per nove ore l’hanno sottoposta al rito di liberazione che si è concluso in serata, quando è crollata, esausta. Più cauto appare invece don Silvio Zonin, della Diocesi di Verona, autore di libri come «Discesa agli inferi. Esperienze di un esorcista».
Cosa ne pensa di quanto avvenuto a Vicenza?
«Domenica sono stato contattato dai frati di Vicenza che volevano confrontarsi su quanto stava accadendo. Questo perché conosco quella giovane: negli ultimi mesi è venuta tre volte a chiedermi aiuto. È una brava ragazza ma con un vissuto difficile e dei rapporti intrafamiliari non sempre semplici. L’idea che mi sono fatto è che il demonio abbia a che fare col suo comportamento, ma non sia l’unico fattore: questo caso dimostra come all’azione del sacerdote andrebbe sempre affiancata quella di uno psicoterapeuta».
Lei si fa aiutare?
«Certo: collaboro con uno psicoterapeuta e mi avvalgo della consulenza di uno psichiatra. È molto importante: spesso il demonio trova “terreno” fertile in chi è vittima di uno squilibrio interiore».
Quante persone si rivolgono a lei?
«Incontro circa 800 persone l’anno».
Un numero altissimo...
«Sì. Se consideriamo che in Veneto sono una quarantina gli esorcisti autorizzati, possiamo dire che migliaia di persone, nella nostra regione, sospettano di essere finite nel mirino del diavolo».
Secondo lei, è così?
«Delle 800 che si rivolgono a me, appena 5 o 6 sono vittime di una vera e propria possessione, contro la quale devo intervenire con “pesanti” esorcismi».
E il resto?
«Circa un terzo ha problemi personali che nulla hanno a che vedere con il male. Un altro 30 per cento presenta quello che io definisco “il graffio del maligno”: avvertono delle presenze in casa, dei malesseri legati all’ambiente in cui vivono, ma il loro agire non è condizionato dal demonio. Poi c’è un 30 per cento che ha direttamente a che fare con il Male, e ad esempio vomita se comincio a pregare. Infine ci sono i posseduti che, come dicevo, sono molto rari. Percentuali a parte, ciò che voglio dire è che non sempre è colpa del diavolo».
Un esempio?
«Poco tempo fa ho incontrato un ragazzo convinto di essere posseduto da Satana: soffre di schizofrenia».
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