Francesco De Remigis per il Giornale
Troppo presto per parlare di una svolta. Ma nella disperata ricerca della piccola Maëlys de Araujo, la bimba di 9 anni scomparsa da una festa di matrimonio nella notte tra sabato e domenica in un paesino a sud-est della Francia, è arrivato il primo arresto. Ieri mattina è infatti stato fermato un uomo di 34 anni, un amico del papà della piccola, secondo quanto filtra dalla procura. Si dice innocente, ma finché non chiarirà la sua posizione l' uomo dovrà rispondere delle numerose incongruenze emerse dal interrogatorio, che non combacia affatto col racconto degli invitati.
A metterlo al centro dell' inchiesta per rapimento, aperta lunedì sera dalla procura che non esclude alcuna pista, le testimonianze raccolte proprio tra i presenti alla festa.
Il 34enne non risulta nell' elenco degli invitati e sarebbe stato incrociato strada facendo dal padre di Maëlys prima di arrivare al ristorante. I due si conoscono e il papà della piccola gli avrebbe detto di passare al ristorante a fine serata per un bicchiere in compagnia. Le dichiarazioni dell' uomo, interrogato come anche tutti gli invitati (250 persone compreso il personale in servizio sabato sera nel ristorante, e altri presenti a due feste che si tenevano nei pressi), presentano però delle «incongruenze». Tali da rendere possibile il fermo «precauzionale» che non ha interrotto il meticoloso lavoro di ricerca nella zona collinare. Il perimetro «battuto» dalla gendarmerie e dai militari è stato esteso a 25 chilometri: dal bosco circostante, già passato al setaccio senza successo fino a mercoledì, si continua a cercare in edifici abbandonati, rifugi e strade limitrofe. Nessun risultato è venuto dal dragaggio del fiume Guiers, che attraversa il comune di Pont-de-Beauvoisin (Isère), a circa 50 chilometri da Grenoble.
Né dallo sguardo dell' elicottero. «Continuiamo a pensare che la piccola si sia allontanata a bordo di un' auto», spiegano gli investigatori. Nessuna pista però viene ancora esclusa. Il 34enne sarebbe dunque arrivato alla festa in un secondo momento, assentandosi proprio nella porzione di tempo che corrisponde alla sparizione della piccola, intorno alle 3 del mattino, mentre i bimbi dormivano in una stanza dell' albergo e gli adulti ballavano nel ristorante. Poco dopo, l' annuncio del dj: «Maëlys è sparita». La procura insiste sulla cautela, parla di fermo che non fa tirare «alcuna conseguenza certa». È però un passo avanti rispetto ai quattro giorni in cui l' attenzione era tutta orientata sul custode del locale, che ribadisce a Le Parisien di non aver «visto né sentito nulla». Pascal, sulla cinquantina, parla di gogna mediatica provando a spiegare quanto gli iniziali sospetti su di lui fossero infondati: «Non ho niente da rimproverarmi».
I riflettori si sono spostati sul misterioso «invitato» giunto per il taglio della torta e sparito guarda caso proprio in quei minuti di «buco» che ora dovrà chiarire. La scientifica ha analizzato ieri la sua auto. Non è conosciuto alla polizia per reati sessuali o aggressioni, ma ha dei precedenti per consumo di sostanze stupefacenti. Abita a una dozzina di chilometri da Pont-de-Beauvoisin, il paese di 3.500 anime ancora sconvolto dalla sparizione, in cui si prega per il ritrovamento della bimba.
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