“ALBERTO TARALLO VOLEVA ORGANIZZARE IL MIO FINTO RAPIMENTO PER PROMUOVERE UNA FICTION” – GIULIANA DE SIO RACCONTA IL MODUS OPERANDI DEL PRODUTTORE, INDAGATO PER FALSO E BANCAROTTA: “MI VENNE PROPOSTO DI LITIGARE SUL SET CON UN’ALTRA ATTRICE CON LA QUALE MI SAREI DOVUTA PICCHIARE MA IO RIFIUTAI. MI FU PROPOSTO DI FIDANZARMI CON GARKO. AL CHE IO COMINCIAI A RIDERE PERCHÉ SAPEVO CHE NON SAREI PIACIUTA A GARKO. POI MI PROPOSERO DI NASCONDERMI NELLA CANTINA DELLA CASA DI ZAGAROLO PER IL PERIODO DELLA PROMOZIONE DELLA FICTION PER CREARE UN CASO SULLA MIA SCOMPARSA. COMINCIAI UN PO’ A PREOCCUPARMI ANCHE PERCHÉ TARALLO MI DISSE CHE…”

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giuliana de sio 2 giuliana de sio 2

Estratto dell’articolo di Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”

 

Svillaneggiati fuori e dentro il set. Ricattati per le loro scelte affettive. Umiliati nella loro professionalità. Ma ora anche coinvolti in avventurosi intrighi per la promozione delle fiction made in Ares. Dopo Gabriel Garko, Eva Grimaldi e la grande accusatrice Rosalinda Cannavò, è l’attrice Giuliana De Sio a descrivere la vita a Villa Dafne, piccolo salotto di provincia (Zagarolo), grande fucina di fiction e ultima destinazione dello sceneggiatore suicida Teodosio Losito. […]

alberto tarallo alberto tarallo

 

De Sio rivela gli escamotage del produttore Alberto Tarallo, indagato per falso e bancarotta: «Ricordo che in una di queste cene a viale Parioli...si parlava delle iniziative per promuovere il film. Inizialmente mi venne proposto di litigare sul set con un’altra attrice con la quale mi sarei dovuta picchiare ma io rifiutai nettamente non avendo mai picchiato nessuno in vita mia. Mi venne allora proposto di fidanzarmi con Garko... al che io cominciai a ridere rifiutando tale proposta anche perché sapevo che non sarei piaciuta a Gabriel Garko».

 

L’esigenza di una promozione brillante prende, allora, una piega vagamente pulp e spunta così l’idea del rapimento: «Mi proposero — prosegue l’attrice — di nascondermi nella cantina della casa di Zagarolo per tutto il periodo della promozione della fiction per creare un caso sulla mia scomparsa. Cominciai un po’ a preoccuparmi anche perché Tarallo mi disse che non avrei potuto portarmi neanche il cellulare e che avrei potuto avvertire solo mia madre. Mi ricordo che ebbi una reazione quasi isterica di riso...».

alberto tarallo non e' l'arena alberto tarallo non e' l'arena

 

[…] «Tarallo ebbe una rezione che ancora ricordo vividamente, diventò rosso paonazzo in viso, si arrabbiò e cominciò a urlare come un pazzo contro di me, anche insultandomi tanto che tutti al ristorante si girarono verso di noi...in quella occasione mi fece veramente paura». In seguito il produttore, rendendosi conto di aver passato il segno, chiederà scusa alla De Sio.

tarallo losito tarallo losito

 

[…] «Lui era un manipolatore, faceva cambiare denti e viso a molti artisti e metteva delle clausole nei contratti. Secondo me vivere con Alberto era vivere un incubo». Tarallo disponeva della vita degli altri alla maniera di certi imperatori, racconta la De Sio: «Ricordo che una volta una persona stava recitando con me ed era molto impacciato, successivamente scoprii che era il suo dentista». Losito […]? «Posso definirla una figura sfocata, aveva un carattere debole, faceva tutto quello che diceva Tarallo... […]». […].

ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO

 

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