Filippo Facci per “Libero quotidiano”
Già faceva schifo, anni fa, vedere il camorrista Carmine Schiavone che pontificava nei talkshow: 70 volte assassino, mandante di 500 altri, cassiere della malavita, grossista di droga, estorsore, schiavista di prostitute, mescolatore di sabbia col cemento (ci hanno costruito ponti e strade), seppellitore di rifiuti tossici e avvelenatore di falde acquifere; poi si era pentito e nel 2013 era uscito: 10 anni anziché 8 ergastoli. È morto nel 2015, all'inferno l'anima sua.
Lo stesso vale, oggi, per Gaspare Mutolo, mafioso grazie a Totò Riina («più facile uccidere che rubare», fu l'argomento) con un giuramento che recitava: «Se un uomo d'onore sbaglia con una donna di un uomo d'onore, deve strangolare il proprio figlio. Se fa la spia, nel letto non ci muore, anche se ha cento anni». Autista di Riina, trovò il tempo per omicidi, lupare bianche, sequestri e traffici di droga che gli permisero di farsi una Ferrari e un palazzo.
Arrestato da Giovanni Falcone, fu condannato, ma poi si pentì dopo l'arresto di sua moglie. Rivelò molte cose vere più moltissime false e screditò innocenti anche notissimi. L'ultimo caso, due anni fa, lo vide calunniare l'eroe del Maxiprocesso Giuseppe Ayala: si è beccato due anni, ma ora è libero, ed è comparso sorridente sulla copertina di Oggi, settimanale popolare per famiglie. Almeno se ne restasse come il suo cognome.
ARTICOLI CORRELATI
mutolo con maschera credit hill gaspare mutolo 2 CARMINE SCHIAVONE CARMINE SCHIAVONE mutolo rimuove la maschera credit hill gaspare mutolo 5 giulio mutolo gaspare mutolo negli anni settanta gaspare mutolo nel 2017 mutolo arresto 1976 gaspare mutolo 1 gaspare mutolo 3 mutolo senza maschera gaspare mutolo 4