“CALPESTA L’EBREO”; “ANNA FRANK BRUCIA” - SCRITTE ANTISEMITE DAVANTI A DUE SCUOLE A POMEZIA - SONO APPARSE DAVANTI A UN LICEO DOVE SI ERA SVOLTO UN INCONTRO SULLA MEMORIA, E A UN ISTITUTO DOVE È PREVISTA LA VISITA DI GABRIELE SONNINO, TESTIMONE DELLA SHOAH - CONTROSTRISCIONI DEI RAGAZZI: "NON ESISTONO RAZZE SUPERIORI" – IL TWEET DELLA MINISTRA AZZOLINA

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FEDERICA ANGELI, VALENTINA LUPIA e CLEMENTE PISTILLI per repubblica.it

 

scritte antisemite a pomezia scritte antisemite a pomezia

Scritte antisemite davanti a due scuole di Pomezia impegnate in alcune iniziative sulla Shoah. Questa mattina gli studenti del liceo Pascal, dove si era svolto un incontro sulla Memoria, hanno trovato scritto sull'asfalto, davanti all'ingresso dell'istituto: "Calpesta l'ebreo", con una stella di David e la croce celtica.

 

E poco dopo scritte di simile tenore sono state notate anche all'Ipsia di largo Brodolini, dove oggi è prevista la visita di Gabriele Sonnino, testimone della Shoah. In questo secondo caso è stato scritto, sempre con una bomboletta spray nera, "Anna Frank brucia", con accanto una svastica, e poi "Parlateci delle foibe". Gesti che non conoscono precedenti a Pomezia e su cui stanno indagando i carabinieri della locale compagnia.

 

Gli studenti si sono immediatamente attrezzati con dei controstriscioni con scritto "Non esistono razze superiori", "Il fascismo non è un'opinione", appoggiati accanto alle scritte. Claudia Ceccarelli, insegnante di italiano del Pascal e coordinatrice del progetto inclusione nella scuola ha indossato un cartello con la scritta "Io sono ebrea ma anche nera, omosessuale, disabile, dissidente".

 

 

Il 5 febbraio era stata danneggiata una lapide dedicata ai martiri delle foibe, su cui era stato scritto "Fasci appesi" e su cui erano stati vergati falce e martello e il simbolo dell'anarchia. Un gesto ritenuto dagli investigatori, visto anche l'impiego di simboli contrapposti, opera di vandali e non un attacco con una chiara matrice politica. Diverso il caso delle scritte antisemite.

 

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Vicino al liceo Pascal c'è una telecamera di sorveglianza e gli investigatori dovranno ora vedere se ha catturato immagini utili a identificare gli autori della scritta. Immediata la denuncia per quanto accaduto da parte del Pd di Pomezia, che si sta anche attivando affinché i messaggi antisemiti davanti alle due scuole vengano cancellati quanto prima.

 

"Vergognoso quello che è successo a Pomezia, al liceo Pascal e all'Istituto di Largo Brodolini. Lo considero un attacco alla scuola e al suo ruolo educativo. Sono già in contatto con i dirigenti scolastici. Razzismo e antisemitismo non entreranno MAI a scuola", scrive su Twitter la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina.

 

Spiega Chiara Martinelli, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi di Pomezia: "Come studentesse e studenti siamo sconvolti ed arrabbiati per le scritte apparse questa mattina all'entrata di scuola.

 

Chiunque abbia inviato questo messaggio vergognoso ha voluto colpire il luogo del sapere dove l'antisemitismo è giustamente condannato ogni giorno. Rifletteremo su questa vicenda nelle nostre scuole e reagiremo perché non possiamo permettere che certi atti passino inosservati. Noi studenti siamo in prima linea contro il razzismo, l'antisemitismo e l'intolleranza".

 

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"Le scritte antisemite apparse questa mattina rappresentano un preoccupante segnale del diffondersi del razzismo e del sentirsi autorizzati a palesare le intolleranze razziali", spiegano in una nota la Rete degli studenti e l'Anpi Pomezia, che avrebbe già in mente di organizzare una manifestazione, "le studentesse e gli studenti sono sconvolti ed arrabbiati per le scritte apparse questa mattina all'entrata di scuola.

 

Chiunque abbia inviato questo messaggio vergognoso ha voluto colpire il luogo del sapere dove l'antisemitismo è giustamente condannato ogni giorno. È necessario riflettere su questa vicenda nelle nostre scuole e reagire perché certi atti non passino inosservati. A partire dalle scuole, è necessario essere in prima linea contro il razzismo, l'antisemitismo e l'intolleranza".

 

 

 

 

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