“CHE BEL CULO, SEI UNA CULONA DELIZIOSA” – LA DEPUTATA DEMOCRATICA ALEXANDRIA OCASIO-CORTEZ MOLESTATA DI FRONTE AL CAMPIDOGLIO AMERICANO A WASHINGTON: “LA POLIZIA NON HA FATTO NULLA, COME IL 6 GENNAIO” - UN UOMO LA SEGUE E LE URLA APPREZZAMENTI SESSUALI DI FRONTE A UN POLIZIOTTO IMPASSIBILE, LEI: “QUESTO PALAZZO NON CI PROTEGGE” - VIDEO

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Irene Soave per corriere.it

 

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Cosa succederebbe se, di fronte a Montecitorio, una deputata italiana fosse filmata, seguita e apostrofata con apprezzamenti sessisti - “che bel c..., sei una culona deliziosa” - proprio sotto gli occhi della guardia di sicurezza del Parlamento? Di fronte al Campidoglio americano, ieri, questa stessa scena ha visto come vittima Alexandria Ocasio-Cortez, la deputata democratica trentaduenne che negli anni è diventata il volto di molte battaglie progressiste, ultima delle quali quella per il diritto all’aborto.

 

Sulle sue stories Instagram mostra il video di un uomo che la filma, la avvicina e a gran voce dice: “Eccola qui, la mia preferita, quella bella culona latina, vuole uccidere i bambini ma trovo lo stesso che abbia un gran c..., un bellissimo c... da latina”. E così via.

 

L’uomo sale dietro a Ocasio-Cortez tutte le scale dell’edificio governativo, trasmettendo dal suo cellulare un video in diretta, praticamente gridando “culona, culona”. E nessuno interviene. “E’ molto triste che l’unica cosa che io posso fare”, racconta la deputata su Instagram, “sia dirlo a voi qui, perché nessuno al Campidoglio è intervenuto. Questa istituzione non è semplicemente in grado di proteggere le persone”. Una molestia subita in pieno giorno.

 

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Ma anche, sottolinea la deputata, un inquietante promemoria dei fatti del 6 gennaio. “A questo molestatore, che mi ha molestata di fronte a un poliziotto di guardia all’ingresso del Campidoglio, nessuno ha chiesto nulla, nemmeno di fare un passo indietro. Il poliziotto stava tranquillissimo. E non riesco a non pensare a quei video che abbiamo visto del 6 gennaio, in cui la polizia semplicemente stava ferma, se non proprio di supporto agli insurrezionisti che hanno assaltato questo stesso edificio.

 

Sul ruolo delle forze dell’ordine il 6 gennaio non abbiamo avuto nemmeno un’indagine, non si sa chi sono i poliziotti che ci proteggerebbero o quelli che impugnerebbero le armi per attaccarci, con loro”. In pochi minuti di video - peraltro a partire da un episodio capitato casualmente - Ocasio-Cortez solleva praticamente tutti i temi all’ordine del giorno negli ultimi mesi, dal sessismo al razzismo, dalla battaglia sull’aborto alla sicurezza del Campidoglio e delle istituzioni degli Stati Uniti, al centro delle recenti audizioni alla Camera.

 

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Le stories Instagram di Alexandria Ocasio-Cortez, del resto, sono un esempio da scuola di comunicazione politica informale. Solo poche ore fa la deputata ha postato un video di sé e della sua assistente sotto il diluvio, le braccia cariche di fiori e pacchettini di cibo. “Siamo state al Congressional Picnic”, spiega ridendo, cioè la merenda informale (ma non troppo) che annualmente la presidenza degli Stati Uniti offre sul prato della Casa Bianca; “e ora piove. In mano abbiamo un po’ di avanzi e i centrotavola fioriti”, come zie qualunque al matrimonio di un nipote amato e soprattutto come è abitudine, informale, alla fine di molti pranzi di festa della comunità latina, dove ci si contende, tra gli ospiti, i centros de mesa. Secondo diluvio, quindi, di messaggi di simpatia.

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