Estratto dell’articolo di Angela Pederiva per “Il Messaggero”
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Oggi è il compleanno di Filippo Turetta: 22 anni. Come quelli che aveva già compiuto (il 5 maggio) Giulia Cecchettin, quando l'11 novembre tra Vigonovo e Fossò è stata prima sequestrata e poi uccisa dall'ex fidanzato, che ha poi abbandonato il cadavere e si è dato alla fuga attraverso l'Italia, l'Austria e la Germania, dov'è stato infine arrestato un mese fa.
Una ricorrenza che il giovane di Torreglia trascorre nella casa circondariale di Montorio Veronese, forse cominciando a fare i conti con la propria coscienza, in attesa di assumersi le sue responsabilità anche di fronte alla legge ora che cominciano le analisi del Ris di Parma sulla sua Fiat Grande Punto. «Chi lo ha incontrato, dice che fa fatica a sostenere lo sguardo e si vergogna molto», è ciò che trapela dal carcere.
Turetta è nella sesta sezione, cioè nell'infermeria dell'istituto, con un'altra ventina di carcerati. Non più da solo, nella cella singola dell'ala "psichiatrica sperimentale" sorvegliata 24 ore su 24 dalle telecamere, com'era successo nei primi giorni di reclusione italiana dopo la settimana di detenzione tedesca: completate le valutazioni sul rischio che il ragazzo potesse compiere gesti di autolesionismo, è scattato lo spostamento in un locale dove condivide gli spazi con un adulto.
L'assassino reo confesso di Giulia gode degli stessi diritti di tutti gli altri ristretti in regime ordinario, come hanno rimarcato gli altri detenuti in una lettera: «La popolazione carceraria non avrebbe acconsentito ad agevolazioni di favore rispetto ad altri». Dunque il suo compleanno è un giorno come gli altri: Filippo può leggere i libri e i giornali che gli vengono consegnati, guardare la televisione e giocare alla PlayStation. […]
Attraverso i quotidiani e la tivù le notizie arrivano anche all'interno, pertanto è molto probabile che Turetta abbia saputo del ritorno della sua macchina dalla Germania, dov'era rimasta in custodia della polizia di Halle dal 18 novembre. L'auto nera è nella caserma del Ris di Parma da venerdì sera, quando è arrivata a bordo del camion di un'azienda padovana, specializzata in trasporti delicati di veicoli. […]
elisabetta e nicola turetta, i genitori di filippo 3
Ma per i risultati ci vorrà tempo. Il compleanno dell'omicida invece è oggi, per cui non è escluso che papà Nicola e mamma Elisabetta possano decidere di fargli visita. Sarebbe la seconda, dopo quella del 3 dicembre in cui Filippo avrebbe detto loro: «Ho perso la testa, ma non volevo e so che non potrete mai perdonarmi». […]
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