1 – BONACCINI, IN EMILIA ROMAGNA DANNI PER QUALCHE MILIARDO
(ANSA) - "La portata della devastazione del maltempo è quella di un altro terremoto: saranno danni quantitativamente minori, ma saranno di qualche miliardo di euro.
Come per il terremoto ricostruiremo tutto: al governo abbiamo detto che abbiamo bisogno di tante risorse, ma anche di norme speditive, c'è bisogno di un commissario straordinario, adempimenti per i lavoratori, per prorogare scadenze, mutui rate, tanti investimenti.
Purtroppo abbiamo una grande esperienza in materia. Le istituzioni devono avere l'ossessione di stare vicine alle persone". Lo ha detto, ospite su Rai3, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
2 – COLDIRETTI, SOTT'ACQUA CINQUEMILA AZIENDE AGRICOLE
(ANSA) - Sono finite sott'acqua oltre cinquemila aziende agricole con serre, vivai e stalle dove si contano animali affogati e decine di migliaia di ettari allagati di vigne, kiwi, susine, pere, mele, ortaggi e cereali e strutture di lavorazione dei prodotti agricoli. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell'alluvione in Romagna dove si registrano dispersi e vittime anche tra gli agricoltori, per le quali si esprime "un profondo cordoglio".
Ci sono difficoltà - sottolinea la Coldiretti - anche a garantire l'alimentazione degli animali allevati anche perché è stato compromesso il foraggio e manca l'acqua per abbeverarli nelle zone collinari con problemi di viabilità per i danni alle infrastrutture rurali a causa di frane e smottamenti. "Il settore più colpito - precisa la Coldiretti - è quello dell'ortofrutta con il lento deflusso dell'acqua rimasta nei frutteti che "soffoca" le radici degli alberi fino a farle marcire e il rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive
Si rischia di mandare in crisi una intera filiera. La produzione lorda vendibile dell'ortofrutta vale nella regione 1,2 miliardi di euro" sottolinea la confederazione agricola, secondo la quale " i danni sono incalcolabili in attesa del deflusso delle acque" "Stante la situazione straordinaria, riteniamo necessario - conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - un Decreto Legge Speciale del governo e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti"
3 – STRADE, FABBRICHE E TURISMO DISASTRO MILIARDARIO PER LE IMPRESE
Estratto dell'articolo di Virginia Nesi per il “Corriere della Sera”
Davide Servadei non riesce a entrare nel suo capannone. Sotto tre metri d’acqua affogano i materiali per produrre le ceramiche. I forni funzionano a elettricità e con l’acqua, fa notare il presidente di Confartigianato Emilia-Romagna, non vanno d’accordo. Dice: «È tutto da rifare». A Faenza le abitazioni vengono inghiottite dal fango che fa galleggiare le auto. Molte persone non riescono ad andare al lavoro perché abitano in zone tagliate fuori dal maltempo. Neanche i dipendenti di Servadei possono essere operativi e lui non ha alternative: «Devo chiudere, di nuovo».
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Difficile parlare con esattezza di quanto ammontino i danni sui tre settori. […] Il più ingente riguarda le infrastrutture di mobilità: «Abbiamo molte frane che hanno portato via interi pezzi di strada, stiamo andando con gli elicotteri a portare il foraggio agli allevamenti». Il direttore di Coldiretti Ravenna Assuero Zampini butta giù una stima: «Per fare un ettaro di frutteto servono 50 mila euro, se va distrutto l’80%, solo nella provincia di Ravenna andrà perso un miliardo». Zampini ieri ha provato a fare il giro delle aziende agricole, «ma ne ho viste poche, non ci sono più strade».
[…] In aiuto arrivano i primi interventi delle banche: da Crédit Agricole che ha attivato un plafond di 200 milioni di euro, a Unicredit, Intesa Sanpaolo e Bper. Anche il presidente di Anbi, l’associazione dei consorzi di bonifica, Francesco Vincenzi, è preoccupato: «Abbiamo alcuni impianti idrovori sott’acqua e tutta la rete dei nostri canali è invasa dalla fuoriuscita dei fiumi».
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Lunedì il direttore di Cna Ravenna Massimo Mazzavillani ha incontrato un imprenditore che produce macchine utensili per asfaltatrici. Racconta: «Aveva un magazzino pieno di macchine da spedire, ma la prima alluvione ha allagato tutto: si parla di tre milioni di euro persi tra prodotti finiti e scorte». Se un’azienda non può operare, fa notare, i dipendenti vanno in cassa integrazione, cala la manodopera, e «molti operai, soprattutto quelli che devono pagare un mutuo, scelgono di accettare altre offerte e andarsene». […]
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