GOODBYE BORIS! – BORIS JOHNSON ORMAI HA CONTRO OLTRE LA META' DEL PARTITO CONSERVATORE. LA SCONFITTA NELLA STORICA ROCCAFORTE TORY DEL NORTH SHROPSHIRE È STATA LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO PER IL “MINI TRUMP D’ALBIONE”. E IERI SI E' DIMESSO IL CAPO DEI NEGOZIATI DELLA BREXIT, DAVID FROST – IL CANDIDATO NUMERO UNO PER LA SUCCESSIONE È IL CANCELLIERE DELLO SCACCHIERE RISHI SUNAK (MA LE SUE ORIGINI INDIANE POTREBBERO PENALIZZARLO)
Covid: scandalo party a Downing St., nuove accuse a Johnson
(ANSA) - Nuove rivelazioni imbarazzanti sui media britannici a proposito dei meeting organizzati nel cortile di Downing Street tra membri dello staff del premier Tory, Boris Johnson, nella tarda primavera del 2020, in apparente violazione alle restrizioni del lockdown anti Covid allora in vigore.
In particolare in relazione a un evento svoltosi il 20 maggio di quell'anno, a cui - secondo testimoni - sarebbe intervenuto a un certo punto lo stesso BoJo, con la first lady Carrie Symonds, e rispetto al quale adesso Scotland Yard pare stia conducendo accertamenti preliminari.
Alcune email fatte filtrate ad arte e rese pubbliche da Itv in serata evidenziano i circa 100 inviti che il capo della segretaria personale del primo ministro, Martin Reynolds, risulta aver rivolto all'epoca ad altrettanti funzionari e collaboratori per partecipare a un incontro in giardino presentato come "un drink distanziato": in cui ciascuno si sarebbe dovuto portare da bere.
Nelle righe di Reynolds, gli inviti a pioggia venivano giustificati come un'occasione per alleggerire la tensione dopo "il duro lavoro" dei mesi precedenti di fronte all'emergenza della prima ondata della pandemia.
Ma si trattava di inviti fatti circolare prima della formale entrata in vigore dell'alleggerimento parziale delle restrizioni sugli incontri sociali all'aperto annunciato quella settimana solo dal primo giugno.
Di qui le accuse delle opposizioni, dai laburisti ai liberaldemocratici, che rinfacciano a Johnson (messo in discussione sempre più apertamente) e al suo staff di aver violato platealmente le regole di cautela fissate proprio dall'esecutivo per tutta la durata del lockdown e imposte a milioni di britannici fra sofferenze e limitazioni. La vicenda era già emersa sui giornali, assieme a quella di altri presunti meeting, o party, tenutisi sempre a maggio del 2020 a Downing Street.
Ora però si aggiungono le mail di Reynolds e le conferme sull'accaduto anticipate fin da un paio di giorni fa dal vendicativo Dominic Cummin: l'ex guru della Brexit divenuto nemico giurato di Johnson dopo essere stato silurato oltre un anno fa dal suo incarico di eminenza grigia dell'entourage del premier Tory.
A quanto riferisce in nottata la Bbc, al momento la polizia non ha ritenuto di aprire inchieste ufficiali, ma ha comunque preso contatti con funzionari di governo per approfondire i fatti - su cui è in corso da qualche tempo già un'indagine amministrativa interna all'apparato - e verificare se vi siano profili legali ancora rilevanti a un anno e mezzo di distanza.
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