“DAMMI I SOLDI O TI BRUCIO IL NEGOZIO” – LA STORIA DI GIUSEPPE CORNACCHIO, IL 72ENNE MILANESE CHE, DOPO AVER VINTO AL SUPERENALOTTO, SI È COMPRATO UNA PORSCHE E POI HA CHIESTO INDIETRO I SOLDI. ORA L’UOMO È A PROCESSO PER ESTORSIONE, E IL FIGLIO DEL TITOLARE DELL’AUTOSALONE DOVE ACQUISTÒ IL BOLIDE RACCONTA: “LA PORSCHE ERA UN SUO SOGNO. GLIELA MOSTRO, LA APRONO, LA GUARDANO, LA ACCENDONO MA NON L’HANNO VOLUTA PROVARE”. 7 MESI DOPO, INIZIANO LE LAMENTELE E…

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Estratto dell’articolo di Giuliana Ubbiali per www.corriere.it

 

jackpot superenalotto jackpot superenalotto

Comprarsi una Porsche era il suo sogno, disse al proprietario dell’autosalone di Sorisole. Giuseppe Cornacchio, 72 anni, di Cesano Boscone (Milano), poteva realizzarlo dopo aver vinto al Superenalotto. Così, almeno, ha raccontato il titolare della rivendita che lo incontrò il 22 marzo 2022, quando si presentò da lui per visionare l’auto.

 

Cornacchio comprò la Porsche 912 del 1966 ed è finito a processo per estorsione, già riqualificata dal giudice Roberto Palermo in esercizio arbitrario delle proprie ragioni, all’udienza per la convalida dell’arresto, il 29 ottobre 2022. È libero, da subito.

 

[…] Dall’acquisto alle minacce, il titolare dell’autosalone li ha ripercorsi ieri in aula.

 

porsche 912 del 1966 porsche 912 del 1966

«Cornacchio si presentò con un carrozziere dicendo che aveva vinto al Superenalotto e ha mostrato il biglietto. La Porsche era un suo sogno. Gliela mostro, la aprono, la guardano, la accendono ma non l’hanno voluta provare». L’imputato lascia un acconto di 3.500 euro, salderà altri 35.000 al proprietario e porterà via l’auto con un carroattrezzi.

 

A ottobre iniziano le lamentele. «Mio padre mi dice: “Ha chiamato Cornacchio dicendo che l’auto è un tarocco”». Lo stesso titolare dell’autosalone riceve due telefonate, una la registra: «Aveva fare minaccioso, ero impaurito, ha alzato la voce, voleva i soldi. Poi è andato da mio padre con un’altra persona dicendo che gli avrebbe bruciato l’attività». Voleva 4.500 euro, avrebbe sistemato la Porsche.

 

«Avevo verificato l’auto, gli dissi di andare da un avvocato». Il commerciante ha spiegato che tutte le parti dell’auto sono originali Porsche, anche se non tutte erano di quella vettura del 1966: «Altrimenti l’avremmo venduta a 100 mila euro». Un’auto d’epoca.

 

superenalotto superenalotto

Nella telefonata registrata emerge che l’imputato fosse convinto e preoccupato che l’auto avesse un vizio al telaio: «Se mi ferma la polizia stradale me la sequestra al 100%».

 

Ciò non toglie il suo fare «minaccioso» e «aggressivo» confermato dalla commessa del negozio del primo proprietario della Porsche.

 

[...]

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