Candida Morvillo per il Corriere della Sera
Non sapremo mai come «ottenere un fisico non solo magro, ma statuario, "pietroso", scolpito in ogni muscolo, in ogni virgola». La «virgola», soprattutto, di quella ci resterà la curiosità. Ieri, la pm di Torino Monica Supertino ha rimosso da YouTube i due video di consigli dietetici caricati nel weekend. Corre il rischio di un provvedimento disciplinare, il procuratore generale Francesco Saluzzo annuncia al Corriere : «La questione sarà oggetto di una mia valutazione, che ora non posso immaginare».
Quella da youtuber è stata un' esperienza lampo per la magistrata e per il suo «Metodo Supertino», percorso di benessere che, parole sue, «ci porterà a nutrirci di cibi ad alto contenuto sensoriale, cibi che appagheranno tutti i nostri sensi».
Lei, 50 anni portati splendidamente, in virtù di molta corsa e di molto triathlon, aveva esordito con un miniabito aderente, collant neri velati, braccia scoperte e tornite. Davanti ai fornelli, era una testimonial più che credibile di menu che promettevano «di bruciare tutta la massa grassa a favore della magra, sia che facciate sport sia che non lo facciate».
Un miracolo nutrizionale il suo. Ha fatto in tempo a spadellare una crêpe di soli albumi con prosciutto e un muffin di melanzane con crema di barbabietola su un letto di purè di piselli («verdura, proteine, zero grassi, pietrosità allo stato puro»), ma non vedremo mai gli altri video annunciati, tipo non sapremo perché «i grassi liquidi non dovrebbero entrare in alcuna dieta» e quindi perché dovremmo bandire l' olio extravergine d' oliva tanto raccomandato dai nutrizionisti e perché invece possiamo mettere due pezzi di scamorza nella crespelle. Un po' di emozione c' era, s' intuiva anche dalle «papere»: la temperatura ambiente che diventa temperatura ambienta ; la cannella che diventa canneglia .
I due video hanno realizzato 500 visualizzazioni in due giorni, abbastanza perché a Palazzo di Giustizia non si parlasse d' altro. Ieri, per tutto il giorno, Supertino, che lavora al gruppo «Riciclaggio e usura», è originaria di Saluzzo, in provincia di Cuneo, e ha una figlia, si è negata ai giornalisti. Saluzzo spiega al Corriere : «Ho fatto opera di convincimento per far rimuovere i video. Mi sembravano inopportuni». Inopportuni perché di ricette o per il linguaggio colorito? «Rispondo così: io non avrei fatto nessuno di quei video e così il 99 per cento dei magistrati del distretto di Torino. Non ne avrei fatti neanche di meno coloriti.
Dare diete non è quello che i cittadini si aspettano dai magistrati». Si è convinto a sollecitare la rimozione dopo aver visto i commenti: «Sgradevoli, poco consoni se rivolti a un pm, che è la prima trincea che il cittadino si trova di fronte se ha un problema. I più si chiedevano: che ci fa un magistrato in questa situazione?».
Anche i commenti sono spariti da Youtube, spazzati via con le promesse di fisici che si scolpiscono. Ne restano in giro sul web e sui social. Il tenore va dall' allegro «aspetto con ansia il nutrizionista che si crede magistrato», alla più grave illazione su un' ipotetica terza e poco raccomandabile professione della pm. E poi, molti «pensa a fare bene il tuo lavoro». Il tema è quanto, e se, un magistrato possa esporre la sua vita privata senza minare la sua credibilità. Il codice etico assicura libertà di manifestazione del pensiero su tutti i mezzi di comunicazione, ma con «criteri di equilibrio e di misura». Insomma, la questione è più «pietrosa» di quanto possa sembrare a volerla giudicare solo da una frittata rivoltata male.