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Le lettere inedite in cui Albert Einstein scrisse della "follia" di Adolf Hitler e della persecuzione degli ebrei sono state messe in vendita a Los Angeles per la cifra di 40.000 dollari.
Il matematico ebreo fu costretto a fuggire dalla Germania per andare in America dopo l'ascesa al potere di Hitler nel 1933. La casa di Einstein fu saccheggiata e trasformata in un campo della Gioventù Hitleriana, la sua barca a vela fu confiscata, i suoi libri bruciati e gli fu anche impedito di lavorare dopo che i nazisti vietarono agli ebrei di insegnare nelle università.
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In una lettera scritta alla sua prima moglie Mileva il 17 aprile 1934, il fisico scriveva di come le difficoltà finanziarie gli rendessero difficile sostenere il trattamento medico per suo figlio Eduard, malato di schizofrenia. «La pazzia di Hitler ha completamente rovinato la vita di tutti quelli intorno a me» scriveva.
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Una seconda lettera, datata 10 giugno 1939, fu scritta da Einstein al suo amico Maurice Lenz, un medico che aveva aiutato i rifugiati ebrei. «Il potere di resistenza che ha permesso al popolo ebraico di sopravvivere per migliaia di anni è basato in larga misura sulla reciproca disponibilità - spiegava Einstein - In questi anni di persecuzioni, la nostra disponibilità ad aiutarci a vicenda viene sottoposta a una prova particolarmente dura. Speriamo di sostenere questo test come i nostri padri prima di noi.
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Non abbiamo altri mezzi di autodifesa che la nostra solidarietà e la nostra consapevolezza che la causa per cui stiamo soffrendo è folle. Deve essere una fonte di gratificazione profonda per voi dare un contributo così importante a salvare i nostri compagni ebrei perseguitati per portarli verso un futuro migliore».
albert einstein il figlio schizzofrenico eduard einstein con violino 1932 la cugina e poi moglie elsa einstein prima di fare la linguaccia einstein