VITTORIO SGARBI SU ASIA ARGENTO E JIMMY BENNETT
Testo del colloquio tra Vittorio Sgarbi e Sara Manfuso sul caso Asia Argento-Bennett
VITTORIO SGARBI E SARA MANFUSO
Vittorio Sgarbi : Come l’hai vista tu ?
Sara Manfuso: Io l’ho vista male, malissimo! Questi vengono in televisione a prenderci in giro, perché io non posso pensare che a distanza di così tanti anni uno si ricorda di essere stato molestato. Poi tra l’altro voglio dire, prima parte Asia, poi Bennet, il fenomeno Jimmy, sembra che la insegua proprio con lo stesso registro
Vittorio Sgarbi: Sì, sono affini!
Sara Manfuso : Ma sono tali e quali, dai..Ci vengono a prendere in giro. Le molestie sono altra cosa. Non è questa roba qui.
Vittorio Sgarbi : Quindi nessuno dei due è molestato!
Sara Manfuso; Molestano noi, adesso faremo noi… , Io denuncio!
Vittorio Sgarbi : Io invece ho rivalutato Asia Argento
Sara Manfuso: Ah!
Vittorio Sgarbi: Perché prima ho pensato : Dato che lei avesse sfruttato il vantaggio del produttore potente, si vede sorridere con lui dal momento in cui lo accusa di cose che l’avrebbero disturbata. Dopodichè quando ha ottenuto quello che voleva accade che la figura di Trump e la figura di Weinstein diventano il riferimento di una forma di maschilismo contro cui bisogna comporsi . Lei cavalca questa ondata e trae beneficio ancora una volta dalla demonizzazione di Weinstein.
Poi improvvisamente dal cielo arriva questo ragazzo che probabilmente anche lui è un mistificatore ed un impostore però ci mostra il Weinstein che c’è in lei. Anche lei non è sotto la vittima, è un carnefice. Che poi sia vero o no, certamente la umanizza perché fare la vittima vuol dire attribuire la crudeltà solo a una persona la quale probabilmente anche se probabilmente l’ha demonizzato non ha fatto nulla di più di quello che ha sempre fatto per abitudine atavica per il maschilismo che caratterizza figure come Weinstein e come tanti altri il Brizzi italiano che poi si scopre è vero e non è vero, comunque certamente il rapporto che c’era anche nel mondo omosessuale, tra il regista il produttore e l’attrice la quale attrice non può non essere l’amante, non può non essere quella che in qualche modo viene costretta e accetta l’offerta del produttore.
Quando però tu ti accordi che con un ragazzo fragile e debole Asia Argento assume l’atteggiamento che Weinstein aveva con lei , ti viene da solidarizzare perché in fondo lei ha fatto qualcosa che le fa cadere tutto il suo teorema e dimostra che anche nella donna non c’è solo la vittima ma c’è il carnefice. Quindi lui la aiuta a riscattarsi e io la difendo da lui . In fondo anche tu..perchè anche tu vedi in lui un millantatore...
Sara Manfuso: No, no..per me lei è carnefice , ma è carnefice non rispetto a lui ma rispetto alle donne che intende rappresentare perché lei nel momento in cui in prima battuta va ad accusare il produttore con cui però va a letto , va nella camera d’albergo, però poi ci fa il film , ci sorride sotto i flash delle macchine fotografiche e dice poi appunto di essere stata molestata e non tiene conto di quell’universo femminile che inv4ece lei in qualche modo vuole diffendere ..vuole tutelare e quindi è carnefice non rispetto all’uomo ma rispetto al femminile , un femminile che uccide se stesso per me . E il ragazzo che tu dici debole e fragile , Jimmy non è affatto tale. A 17 anni secondo te, uno che va con una donna più grande , com’è? Debole e fragile?. Per me è un conquistatore Non voglio essere io la maschilista però vienimi a dire qual è quel diciasettenne ..
asia argento e jimmy bennett dylan e cole sprouse
Vittorio Sgarbi : ..eh eh eh non io !( risata)
Sara Manfuso : di questo siamo sicuri….che piange in cameretta perché è stato con una donna tra l’altro mica male Asia Argento, anche ai quei tempi, con una carriera brillante e con cuio ha girato un film, francamente ..dai..è complicato..
Vittorio Sgarbi : Insomma tu non dai nessuna speranza ad Asia Argento, è colpevole fino in fondo
Sara Manfuso : MA guarda..assolutizzare non è mai una buona cosa bisogna sempre vedere le luci e le ombre che portiamo dentro , però devo dirti mi riesce molto molto difficile capirla e sicuramente non mi sento rappresentata da quel modello di Donnapiù.