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È morta la signora Elena, martedì 2 agosto, che avevamo conosciuto con il nome di fantasia «Adelina» per ragioni di privacy. Nel suo ultimo videomessaggio dichiara: «Sono sempre stata convinta che ogni persona debba decidere sulla propria vita e debba farlo anche sulla propria fine, senza costrizioni, senza imposizioni, liberamente, e credo di averlo fatto, dopo averci pensato parecchio, mettendo anche in atto convinzioni che avevo anche prima della malattia. Avrei sicuramente preferito finire la mia vita nel mio letto, nella mia casa, tenendo la mano di mia figlia e la mano di mio marito. Purtroppo questo non è stato possibile e, quindi, ho dovuto venire qui da sola».
Elena aveva ricevuto la diagnosi di microcitoma polmonare a inizio luglio 2021. Da subito i medici le avevano detto che avrebbe avuto poche possibilità di uscirne, dopo tentativi di cure, le è stato detto che c’erano pochi mesi ancora di sopravvivenza, con una situazione che, via via, sarebbe diventata sempre più pesante. «Elena ha appena confermato la sua volontà: è morta, nel modo che ha scelto, nel Paese che glielo ha permesso.
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Domattina, mercoledì 3 agosto, in Italia, andrò ad autodenuciarmi» , ha dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, che ieri l’aveva accompagnata in Svizzera. Cappato andrà ad autodenunciarsi alla stazione dei carabinieri in via Fosse Ardeatine 4 a Milano alle ore 11.
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