UN “MEAL” POCO “HAPPY” – L’ANTITRUST ITALIANA PUNTA MCDONALD’S PER VERIFICARE L'IPOTESI DI CONDOTTE ILLEGITTIME SUGLI ACCORDI PER LA GESTIONE IN FRANCHISING DELLA GRAN PARTE DEI RISTORANTI CHE PORTANO IL MARCHIO – LA CLAUSULE DEI CONTRATTI IMPOSTE AI GESTORI DEI LOCALI SAREBBERO TROPPO VINCOLANTI PER QUANTO RIGUARDA PREZZI, PROMOZIONI, FORNITURE E GESTIONE FINANZIARIA – L’AZIENDA DI FAST FOOD HA 60 GIORNI PER RISPONDERE ALLE ACCUSE E RISCHIA UNA SANZIONE DI…

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L. Ram per "il Messaggero"

 

McDonald's nel mirino dell'Antitrust. Secondo un'anticipazione dell'agenzia Reuters, l'Autorità garante per la concorrenza e i mercati avrebbe deciso di avviare un'indagine sul colosso della ristorazione, per verificare l'ipotesi di condotte illegittime in relazione agli accordo di franchising in base ai quali sono gestiti la gran parte dei ristoranti che portano il marchio della catena americana. 

 

Non ci sono conferme ufficiali da parte dell'Agcm, mentre la società ha difeso la correttezza del proprio operato, dichiarandosi pienamente disposta a collaborare con l'autorità. McDonald's rischia sulla carta una sanzione che può arrivare al 10 per cento del fatturato. 

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LA PROCEDURA 

Secondo quanto ipotizzato, le clausole contrattuali imposte ai gestori dei ristoranti sarebbero troppo vincolanti, con particolare riguardo a prezzi, promozioni, forniture ed acquisti, gestione finanziaria. Troppo vincolanti rispetto a quanto previsto dalla normativa antitrust. L'85 per cento dei 615 ristoranti italiani di McDonald's è gestito con il modello del franchising. 

 

La procedura prevede che l'azienda abbia 60 giorni di tempo per rispondere, una volta ricevuta formalmente la notificazione. La procedura si dovrebbe concludere entro la fine del prossimo anno. I provvedimenti e le sanzioni eventualmente decise dall'Agcm sono poi naturalmente impugnabili davanti al giudice amministrativo. L'indagine relativa a McDonald's nascerebbe dalla rimostranze formalizzate da alcuni operatori. 

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