Non so se con malizia o no, una mia amica, chiacchierando amabilmente col mio amante, ha detto la mia età: un numero funesto, 72 anni, che come la maggior parte delle donne di oggi non dimostro. Cioè non sono una cadente nonnetta, ma una persona certo non giovane ma ancora di aspetto piacevole, diciamo senza età.
Il mio amante, con famiglia, è molto più giovane di me, eppure mi ama quanto mi basta, cioè a letto, con assiduità, serenamente. O meglio mi amava sino a tre giorni fa. Sapere la mia età lo ha molto turbato, non mi aveva mai associato a una donna anziana: io sarei sempre io eppure per lui non sono più io. E anche io comincio a guardarmi con altri occhi. Perché?
Lettera firmata
Risposta di Natalia Aspesi:
Lella Costa sta girando l'Italia con Le nostre anime di notte, versione teatrale dal romanzo di Kent Haruf, da cui è stato tratto pure un film con Jane Fonda e Robert Redford, storia di due anziani soli che insieme riscoprono le consolazioni d'amore; è nei cinema il film Il piacere è tutto mio, in cui la matura Emma Thompson chiede piacere a un giovane gigolo.
Ricevo lettere e sento storie di signore in età che vivono legami d'amore e sesso, quasi sempre con uomini più giovani. È sempre successo, eppure è sempre sembrato un'anomalia.
Può essere una transazione economica, più spesso è vera attrazione, perché una donna ancora piacente ha con sé la ricchezza della vita vissuta e quindi dell'esperienza. Meglio comunque tener nascosto il passaporto, è la durezza dei numeri che può spaventare.
Ci sono signore sagge che vivono piacevoli esperienze per il tempo che durano, altre che invece immaginano un futuro, il per sempre. Talvolta c'è, talvolta no, meglio vivere alla giornata.