Estratto dell'articolo di Gabriele Bojano per www.corriere.it
[…] Maurizio Costanzo […] entrò nelle grazie di due numi tutelari d’eccezione: uno fu Indro Montanelli, al quale scrisse, quattordicenne, una lettera piena di ammirazione e che fino alla morte lo ha sempre chiamato “Costanzino”.
L’altro invece fu Totò che in più di una occasione manifestò simpatia e vicinanza per quel giovane cronista romano. Ebbero modo di incontrarsi ai Parioli, a casa del Principe, il 3 agosto del 1959, per un’intervista che fu pubblicata pochi giorni dopo, il 13 agosto, su Tv Sorrisi e Canzoni. La foto che li ritrae insieme fu scattata dal fotoreporter Giuseppe Palmas ed è tra i ricordi più cari dell’anchorman televisivo. All’epoca Costanzo aveva 21 anni […]
Nell’articolo che venne pubblicato Totò raccontava a Costanzo dei miglioramenti dopo l’operazione subita agli occhi […] parlò anche dei suoi inizi e della sua vita a Napoli, al rione Sanità, nel cuore antico della città. Costanzo scrisse che Totò gli aveva rivelato che nel quartiere da ragazzo lo avevano soprannominato ‘o spione, in quanto era solito spiare dalla finestra quello che gli abitanti facevano all’interno delle proprie case. […]
Sempre durante quegli incontri, però, Costanzo non riuscì mai a estorcergli una confidenza: per chi aveva scritto la magnifica canzone “Malafemmena”. «Se ne son dette di tutti i colori - riflettè successivamente Costanzo - dedicata a Silvana Pampanini, a Franca Marzi, un’altra attrice degli anni di Totò, alla sua prima moglie o a sua figlia Liliana de Curtis. Non lo ha mai confessato». […]
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