“PALAMARA E SALLUSTI SONO FUORI DI TESTA O DICONO LA VERITÀ?” – VITTORIO FELTRI: “SE ‘IL SISTEMA’ FOSSE UNA RACCOLTA DI BALLE, SAREBBE AL CENTRO DI MILLE CAUSE. E INVECE LA CORPORAZIONE DEI GIUDICI NON HA APERTO BOCCA, NON SI È DIFESA, NON HA REPLICATO. E PENSARE CHE MOLTE PAGINE RACCONTANO SCANDALI CHE FANNO ACCAPPONARE LA PELLE” – “IL PARTICOLARE PIÙ STRANO, INCOMPRENSIBILE, È CHE NEMMENO SERGIO MATTARELLA HA BATTUTO CIGLIO, COME SE…”

-

Condividi questo articolo


vittorio feltri vittorio feltri

Vittorio Feltri per "Libero quotidiano"

 

Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, ha scritto un libro-intervista con Luca Palamara, il magistrato più famoso d' Italia per aver vuotato il sacco delle schifezze prodotte dall' Ordine giudiziario in vari momenti e circostanze.

 

Naturalmente noi poveri tapini non siamo in grado di appurare se tutto quanto è stato inserito nel volume risponda a verità.

 

ALESSANDRO SALLUSTI INTERVISTA LUCA PALAMARA - IL SISTEMA ALESSANDRO SALLUSTI INTERVISTA LUCA PALAMARA - IL SISTEMA

Ma così, a fiuto, siamo propensi a credere che il testo, dalla prima all' ultima parola, sia un condensato di fenomeni accaduti sul serio.

 

Inoltre, ad avvalorare la nostra supposizione c' è il fatto acclarato che nessuno di coloro citati nel volume abbia sporto querela per diffamazione, nonostante esso sia in circolazione da un mesetto e in testa alle classifiche delle opere editoriali più vendute.

 

Se fosse una raccolta di balle, ovvio che invece sarebbe al centro di mille cause. Niente.

 

Le vicende narrate da Sallusti non sono state contestate da alcuno. La corporazione dei giudici non ha aperto bocca, non si è difesa, non ha replicato.

 

vittorio feltri alessandro sallusti vittorio feltri alessandro sallusti

E pensare che le pagine, molte, raccontano scandali che fanno accapponare la pelle.

 

Io lettore, diciamo pure sgamato, sono rimasto basito e sarei ansioso di leggere qualche replica difensiva da parte dei protagonisti delle porcate.

 

sergio mattarella discorso di fine anno 2020 sergio mattarella discorso di fine anno 2020

A questo punto mi domando: se Palamara fosse stato un matto e Sallusti un dissennato, almeno un cane avrebbe abbaiato? Silenzio totale.

 

Nessuno si degna di smentire o almeno di protestare. Macché, tutti zitti e con la coda tra le zampe come se la confessione di Palamara fosse un libro giallo avulso dalla realtà.

 

luca palamara al csm luca palamara al csm

Eppure sono curioso di sapere come certe denunce sono state accolte dalle toghe, molte delle quali tacciate quantomeno di complicità con i registi del sistema.

 

Però il particolare più strano, incomprensibile, è che nemmeno Sergio Mattarella ha battuto ciglio, come se la grave questione non lo riguardasse, mentre egli, in qualità di presidente della Repubblica, è anche presidente del Consiglio superiore della magistratura. In altri termini è il capo delle toghe. Tuttavia non ha sentito l' esigenza di fare chiarezza mediante una indagine finalizzata a stabilire la verità. Non importa quale.

david ermini sergio mattarella al csm david ermini sergio mattarella al csm

 

Magari i giudici sono tutti santi se non proprio beati, noi non intendiamo gettare la croce su alcuno, ma avremmo il diritto di scoprire se Palamara e Sallusti sono fuori di melone oppure si sono limitati a diffondere ragionevolmente le nefandezze commesse dalla casta giudiziaria. Alla prima carica dello Stato non mancano gli strumenti per capire cosa sia successo e magari provvedere a dare una ripulita in una casa che è pure sua.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?