Estratto da www.repubblica.it
carol maltesi in arte charlotte angie
“Il processo è stato fatto a mia figlia Carol, non a chi l’ha uccisa”: la madre di Carol Maltesi, Giuseppina, è sconvolta da quello che i suoi avvocati le hanno riferito, ovvero le motivazioni, appena depositate, della condanna a 30 anni e non all’ergastolo per Davide Fontana, il vicino di casa ed ex fidanzato della 26enne che lui ha ucciso e fatto a pezzi a Rescaldina alla fine di gennaio del 2022, nascondendone il corpo in alcuni sacchi neri gettati nei boschi e ritrovati dopo tre mesi.
La corte d’assise di Milano ha scritto nelle motivazioni che Fontana, nel commettere l’omicidio, "si è reso conto che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i propri interessi personali e professionali e che lo aveva usato e ciò ha scatenato l'azione omicida". […]
"Sono veramente distrutta per questa decisione”, ha detto la donna, assistita dall’avvocato Franco Ettore Zannini, a Bresciaoggi. “Non ci sono parole, è una sentenza vergognosa, davvero scandalosa: Carol era una ragazza normale, una mamma bravissima con suo figlio ed era molto presente anche con me. Io soffro di una grave malattia e lei si prendeva sempre cura di me, mi portava in ospedale per le terapie. Ora, dopo tutto ciò che è successo, dopo il suo omicidio, dopo questo processo, le mie condizioni si sono molto aggravate. Si è parlato tanto di Carol, ma qui il mostro è chi l’ha uccisa”.
Quando a giugno c’era stata la sentenza, che non aveva accolto la richiesta di ergastolo fatta dalla procura, il padre della 26enne aveva commentato amaramente: “Solo 30 anni per un mostro”. Parole che adesso ritornano anche nel dolore dell’ex moglie (i due sono separati da tempo, Fabio Maltesi abita in Olanda) e nella riflessione di Annamaria Rago, l’avvocata che ha rappresentato nel processo l’ex compagno e il figlio – un bambino ancora piccolo – di Carol Maltesi: “Se Carol avesse continuato a svolgere l’attività di commessa, come svolgeva prima della pandemia, a mio avviso, a parità di circostanze, al Fontana sarebbe stato comminato l’ergastolo”.
Perché la ragazza aveva aperto un profilo su OnlyFans e con lo stesso Fontana aveva realizzato diversi video hard: ma a gennaio 2022 aveva deciso di cambiare vita, di trasferirsi in Veneto per crescere suo figlio stando più vicino all’ex compagno. E forse anche per questo aveva comunicato a Fontana la fine del loro rapporto.
Ma per i giudici "non vi fu premeditazione e nemmeno le aggravanti dei motivi futili o abietti e della crudeltà". Il movente di Fontana – queste le motivazioni – non fu la gelosia (la ragazza aveva anche altri rapporti che l'uomo accettava e insieme realizzavano video hard postati su OnlyFans) ma è da ricercarsi nel fatto che l'uomo "si rese conto che ormai, dopo averlo in qualche misura usato, Maltesi si stava allontanando da lui, scaricandolo" e andando a vivere altrove. […]
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